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MONDO

La crisi nell'est del Paese

Camion con aiuti russi in viaggio verso l'Ucraina, mentre Kiev annuncia l'invio di un suo convoglio

Kiev e i suoi alleati occidentali temono che la missione umanitaria di Mosca sia in realtà un pretesto per un intervento militare o per rifornire di armi i separatisti

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Ucraina
Mentre i camion con gli aiuti umanitari russi stanno proseguendo il loro viaggio verso la città ucraina di Luhansk, roccaforte dei ribelli filo-Mosca, il governo di Kiev ha annunciato che sta inviando un proprio convoglio di aiuti umanitari nell'est del Paese.

Secondo l'ufficio stampa della presidenza ucraina, il convoglio - composto da 15 autocarri che trasportano 240 tonnellate di generi di prima necessità - partirà dalle città di Kiev, Dnipropetrovsk e Kharkiv e a distribuire gli aiuti sarà la Croce rossa. 

Il convoglio si fermerà a Starobilsk, una cittadina controllata dalle truppe di Kiev 97 chilometri a nord di Lugansk, dove sarà preso in carico dal Comitato internazionale della Croce rossa. Ieri le autorità ucraine hanno deciso di destinare 10 milioni di grivnie (circa 570.000 euro al cambio attuale) per l'emergenza umanitaria nell'est del Paese.

Il mistero sul convoglio russo
Intanto non è ancora chiaro come e dove gli aiuti russi giungeranno in Ucraina. Kiev ieri ha ribadito che non entreranno senza l'intervento della Croce rossa, che sarà incaricata della distribuzione, e il ministro dell'Interno ucraino ha tuonato che "nessun convoglio di Putin" attraverserà la frontiera. Kiev esigeva che i russi scaricassero gli aiuti al confine in modo che fossero trasportati in territorio ucraino da autocarri della Croce rossa, una soluzione che - secondo il governo ucraino - Mosca avrebbe rifiutato. Un'altra proposta ucraina arrivata nella serata di ieri prevede che gli aiuti passino "dal posto di frontiera più vicino, i doganieri, le guardie di frontiera e i rappresentanti Osce ispezionino il carico al confine" e "il convoglio si muova quindi attraverso il territorio controllato dai ribelli" fino a Lugansk, dove "il carico sarà distribuito dalla Croce rossa". 

Il timore di Kiev
I mezzi russi dovrebbero trasportare alimenti, materiale sanitario, sacchi a pelo e generatori elettrici per un totale di 1.800 tonnellate, ma l'Ucraina e i suoi alleati occidentali temono che la missione umanitaria di Mosca sia in realtà un pretesto per un intervento militare o per rifornire di armi i separatisti.

Croce rossa: non sappiamo dove sia diretto il convoglio russo
"I piani continuano a cambiare, i colloqui stanno andando avanti e noi non possiamo confermare finché non sappiamo se è stato raggiunto un accordo. Le modalità pratiche devono ancora essere chiarite tra le due parti". Lo ha annunciato da Ginevra la portavoce del comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), Anastasia Isyuk, riguardo la partenza del convoglio umanitario russo dalla città russa di Voronezh verso la roccaforte ribella Luhansk, nell'est dell'Ucraina. Isyuk ha precisato che i colloqui tra la Cicr, l'Ucraina e la Russia stanno continuando, ma di non poter confermare dove sia diretto il convoglio russo.
  
Telefonata Poroshenko-Biden su convoglio russo
Intanto la questione del convoglio di aiuti umanitari russo è stata al centro di un colloquio telefonico tra il presidente ucraino Petro Poroshenko e il vice presidente americano Joe Biden.  "Il presidente ucraino - si legge in un comunicato - ha informato il vice presidente americano degli sviluppi intorno alla realizzazione della missione umanitaria internazionale sotto gli auspici del Comitato internazionale della Croce Rossa".