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ITALIA

Indagato ex parlamentare Lorenzo Diana

Camorra, Cpl Concordia: nuovi arresti, anche Roberto Casari

Fra i destinatari dell'ordinanza in carcere vi è anche l'ex presidente della Cpl, Roberto Casari, già ai domiciliari

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Otto misure cautelari, di cui sei arresti, sono state eseguite dai Carabinieri del Noe nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti con i clan dei Casalesi relativi ad appalti per la metanizzazione in vari comuni del Casertano. Fra i destinatari di un'ordinanza in carcere vi è anche l'ex presidente della Cpl, Roberto Casari, già ai domiciliari. Roberto Casari si trovava agli arresti domiciliari per una precedente ordinanza riguardante appalti sempre della Cpl a Ischia per lavori di metanizzazione.  

Otto misure cautelari
Delle otto misure cautelari, quattro sono ordinanze di custodia in carcere, due ai domiciliari e due sono divieti di dimora. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia Catello Maresca e Cesare Sirignano. Tra le accuse contestate vi sono quelle di associazione per delinquere e concorso esterno in associazione mafiosa.   

Indagato ex parlamentare Lorenzo Diana 
Un divieto di dimora è stato disposto nell'inchiesta sulla Cpl Concordia nei confronti dell'ex parlamentare ed ex componente della Commissione Antimafia Lorenzo Diana. Nell'ordinanza è contestato il reato di abuso di ufficio. Diana è indagato dalla Dda anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia. "Non ho letto ancora il provvedimento e cosa mi si addebita. Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte". Lo dice all'Ansa l'ex parlamentare, 66 anni, originario di San Cipriano d'Aversa (Caserta), molto noto per il suo impegno e la sua lotta contro la camorra e la criminalità organizzata e più volte minacciato dal clan dei Casalesi, che progettò anche di ucciderlo. 

Diana è citato anche nel libro Gomorra di Roberto Saviano ed indicato come un eroe della lotta alla criminalità. Ma il procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli ha sottolineato che Diana avrebbe avuto "un ruolo di assoluto rilievo", in particolare "quale facilitatore degli accordi coop-clan per la realizzazione delle opere nel Bacino", e avrebbe anche aiutato il figlio ad ottenere un falso attestato Figc per partecipare ad alcuni corsi per dirigenti sportivi.