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ITALIA

Camorra

Zagaria, boss dei Casalesi, torna libero per fine pena

La Cassazione ha ricalcolato la pena dopo il ricorso straordinario dei suoi difensori. Era detenuto al 41bis nel carcere di Milano-Opera
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il boss del clan dei Casalesi, Pasquale Zagaria è stato scarce,rato ed è tornato in libertà. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso straordinario degli avvocati difensori (Andrea Imperato, Angelo Raucci e Sergio Cola) e ha effettuato il ricalcolo della pena fissandola in 19 anni di reclusione rispetto ai 22 anni inizialmente decisi. 

Pasquale Zagaria, detto "Bin Laden", esponente di spicco della camorra e fratello del capoclan Michele Zagaria detto "il Monaco", è considerato la "mente economica" dei Casalesi. Era detenuto in regime di carcere duro al 41bis nel carcere di Milano Opera dallo scorso 22 settembre. Lì era rientrato dopo 5 mesi di cure ai domiciliari, concessi all'inizio della pandemia da Coronavirus a seguito di una circolare del Dap-Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. La decisione degli arresti domiciliari per Zagaria aveva suscitato molte critiche. 

Con tre anni d'anticipo il boss dei Casalesi è tornato in libertà anche perché, secondo la difesa, parte degli anni di condanna risultavano essere stata già scontati a ottobre 2020. 

Fu il giudice di sorveglianza di Sassari a farlo uscire di prigione, lo stesso che ha poi sollevato questione di legittimità costituzionale nei confronti del decreto del ministro Bonafede.  Zagaria è affetto da tempo da una grave neoplasia: nei primi mesi della pandemia da Coronavirus, i suoi avvocati ne chiesero la scarcerazione per motivi di salute. L'ospedale di Sassari, che gli prestava assistenza, non era più in grado di curarlo proprio a causa dell'emergenza sanitaria.

Per competenza i giudici di Sassari passarono il fascicolo ai giudici di Brescia che accordarono a Zagaria la detenzione domiciliare a Brescia, per una durata di cinque mesi. Cessate le esigenze il boss è stato riportato in carcere. Ora è in libertà.