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ITALIA

L'uomo è stato portato nel carcere di Poggioreale

Camorra. Trema l'Alleanza di Secondigliano, arrestato reggente clan Licciardi

Dovrà espiare 9 anni e 8 mesi di reclusione conseguenti a condanne varie per associazione per delinquere, ricettazione e rapina aggravata

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Arrestato a Secondigliano dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli Antonio Nicolao, ritenuto l'attuale
reggente del clan Licciardi, raggiunto da un ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dal tribunale di Milano.

Dovrà espiare 9 anni e 8 mesi di reclusione conseguenti a condanne varie per associazione per delinquere, ricettazione e rapina aggravata. Nicolao è stato portato nel carcere di Poggioreale.

Il Clan Licciardi, con i Mallardo di Giugliano e i Contini del Vasto compone quella che viene definita "Alleanza di Secondigliano"
Nella metà degli anni ottanta Gennaro Licciardi è il capozona del clan Giuliano nel quartiere di Secondigliano. Pochi anni più tardi, nello stesso quartiere, ritenuto dagli altri camorristi poco importante in quanto privo di esercizi commerciali a cui chiedere il pizzo, formerà un clan del tutto indipendente riuscendo a trasformare la zona in un nodo strategico per lo stoccaggio e lo spaccio di droghe. Il clan fa parte insieme alle famiglie Contini, Mallardo, Lo Russo, Ferone, Stabile, Prestieri, Bosti e Bocchetti del Cartello Camorristico denominato Alleanza di Secondigliano, da sempre in lotta con i clan del centro storico.

Dopo la morte del boss Gennaro la gestione del clan è passata interamente ai fratelli Pietro e Vincenzo e soprattutto alla sorella Maria.

Il clan che ha sfruttato la sua influenza per mediare tra i gruppi Di Lauro e Scissionisti per mettere fine alla Faida di Scampia, attualmente vive un conflitto interno a causa delle rivendicazioni di autonomia delle famiglie Sacco e Bocchetti di S. Pietro a Patierno. Dopo l'arresto di Vincenzo Licciardi a capo del clan ci sono Pietro Licciardi detto Pierino e Gennaro Cirelli detto Gerry. Il 9 luglio 2008 sono stati sequestrati al clan beni del valore di 300 milioni di euro e nell'operazione sono finiti agli arresti 44 persone.