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EUROPA

Almeno 27 vittime nel naufragio di migranti

Naufragio nella Manica: tra i morti una donna incinta e 3 minori. Parigi convoca l'Europa

Domenica incontro tra i ministri dell'Interno di Belgio, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, e con la Commissione europea, per valutare in modo congiunto come rafforzare il controllo migratorio

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Ai freddi numeri del naufragio avvenuto ieri nel canale della Manica, si aggiungono particolari che umanizzano la vicenda nella sua impietosa atrocità. Delle 27 persone decedute nel tentativo di raggiungere un porto sicuro e un posto nel quale poter pensare a un futuro, la procura francese dice che sette erano donne. Una di loro era incinta. Con loro hanno perso la vita anche tre minorenni e 17 uomini, mentre si cercano ancora altre vittime.

Adesso sono in corso le indagini. Le autorità francesi hanno il compito di verificare potenziali accuse di omicidio, di lesioni non intenzionali, di assistenza alla migrazione illegale e di cospirazione criminale. Ad occuparsene è l'ufficio del pubblico ministero. E ci sono già cinque persone arrestate, probabilmente si tratta dei passeur, degli scafisti.

Intanto, dopo la strage, il governo francese ha annunciato la convocazione di un incontro tra i ministri dell'Interno di Belgio, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito, di concerto con la Commissione europea, per valutare in modo congiunto come rafforzare il controllo migratorio. L'incontro si svolgerà domenica a Calais e le autorità francesi confidano che servirà a "definire le modalità per rafforzare la cooperazione di polizia, autorità giudiziaria e le realtà dell'aiuto umanitario per combattere meglio le reti di trafficanti coinvolte nei flussi migratori".

Il presidente francese, Emmanuel Macron, intanto ha già preso posizione sulla questione con un messaggio diffuso nel corso dell'incontro con i giornalisti a Zagabria, durante la sua visita in Croazia: "È necessaria una cooperazione più forte fra i Paesi europei per affrontare il problema del traffico di esseri umani. Abbiamo bisogno di rafforzare la cooperazione con Belgio, Olanda, Germania, ma anche con il Regno Unito e la Commissione Ue. Abbiamo bisogno di una più forte cooperazione europea". E ancora: "La Francia è un Paese di transito" e "sarà anche molto chiaro, le nostre forze di sicurezza sono mobilitate giorno e notte".

La proposta di Johnson a Macron
Il premier britannico, Boris Johnson, ha proposto alla Francia di riprendersi indietro tutti i migranti che hanno attraversato il Canale della Manica per scoraggiare le partenze. È una dei cinque punti avanzati dal capo di Downing Street in una lettera al presidente francese Emmanuel Macron, alla luce della morte di 27 migranti in un naufragio al largo di Calais.

In una serie di messaggi su Twitter, Johnson ha spiegato la sua strategia per contrastare il flusso di migranti che tentano di attraversare la Manica per raggiungere il Regno Unito, fonte di tensione con la Francia. In una lettera a Macron, il capo di Downing Street ha proposto di "lavorare immediatamente a un accordo bilaterale sui rimpatri con la Francia" e con "l'Ue". Una simile intesa con Parigi "avrebbe un impatto immediato e significativo", ha sostenuto Johnson: "Se coloro che raggiungono questo Paese venissero rapidamente rimpatriati, l'incentivo per le persone a mettere la propria vita nelle mani dei trafficanti si ridurrebbe notevolmente". Mettendo l'accento sull'"urgenza della situazione", il premier britannico ha fatto riferimento alla proposta di "pattuglie congiunte per impedire che altre barche lascino le spiagge francesi", "sorveglianza aerea", "tecnologie più avanzate, come sensori e radar" ma anche "una migliore condivisione di intelligence in tempo reale".