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POLITICA

Il voto del 4 marzo

Candidato massone, i vertici del Movimento 5 Stelle gli chiedono un passo indietro

Lello Vitiello replica: ero massone ma per hobby. E resto candidato

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Esplode una nuova grana per Luigi di Maio: quella del candidato massone. Un passo indietro, o l'inibizione dall'uso del simbolo M5s sono, a quanto si apprende, le alternative che i vertici del Movimento hanno posto davanti a Lello Vitiello, candidato M5s alle politiche, al centro delle ultime polemiche perché farebbe parte del Grande Oriente d'Italia. 

Vitiello: ero massone ma per hobby
"Si parla senza sapere e senza conoscere, accusando una persona in maniera indebita e senza contraddittorio. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico".

"Vado avanti per la mia strada"
Candidato nell'uninominale Campania 1-12 Castellammare per M5s, Vitiello non ci sta a farsi mettere sotto accusa e assicura che "quando ho firmato la mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull'opportunità di aderire al progetto del premier Luigi Di Maio di apertura alla società civile. Ed io, quarantenne professionista e universitario, ben lontano dal mondo della politica sino a quel momento, ritenevo di incarnare la persona giusta al momento giusto, con tutte le sue esperienze e con le capacità necessarie alla causa del MoVimento". Quindi, avverte, la candidatura resta "e vado avanti per la mia strada".