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ITALIA

"A mano disarmata"

Cantone: fare di più contro la corruzione

"La corruzione di oggi resta il principale strumento per avvicinare gli amministratori -spiega  il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione- visto che la mafia in generale con la sua forza di intimidazione si è sostanzialmente indebolita". E Pignatone ribadisce l'importanza delle intercettazioni

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"La permeabilità credo sia la parte più preoccupante del sistema: c'è gente che non vede l'ora di essere avvicinata per fare un po' di soldi". Così il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, rispondendo ad   una domanda su politica e mafie nel corso del forum 'A mano disarmata'.

"La camorra - ha sottolineato Cantone - è oggettivamente molto indebolita, non c'è un capoclan, sono tutti in carcere e sepolti dagli ergastoli. Ma ha fatto un salto di qualità con le bande" che hanno riportato nelle strade "omicidi in stile anni '80. La disarticolazione dei clan ha portato questi giovanissimi alla ribalta", e anche se "la camorra è molto meno forte paradossalmente c'è un'area grigia di imprenditori legati alla camorra che si occupa direttamente dei propri affari che è rimasta molto forte".

Cantone ha anche sottolineato che se in passato la corruzione era "solo un modo per avvicinare gli amministratori oggi è il principale" perchè le mafie hanno capito che "se lo compri lo avrai sempre dalla tua parte, se lo intimidisci potresti crearti un nemico". 

"La politica in epoca recente ha fatto tanto contro la corruzione. Penso alla legge sul falso in bilancio o a quella sull'autoriciclaggio. Ma altro si può fare come, ad esempio, consentire in materia di corruzione di intercettare con la stessa facilità prevista nelle indagini di mafia - ha detto ancora Cantone - Inchieste come Mafia Capitale o altre analoghe dimostrano quanto sarebbe utile la presenza di agenti sotto copertura, che seguano da molto vicino l'attività di un'organizzazione illecita, vedendo che cosa succede al suo interno". E prosegue: "Questa cosa degli agenti sotto copertura è molto dibattuta in Parlamento - ha osservato l'ex pm della Dda di Napoli - perchè viene confusa con l'attività degli agenti provocatori che è altra cosa". 

Sul fronte della corruzione Cantone ha spiegato inoltre che servono regole chiare anche sui finanziamenti alla politica. E spiega: "Le attività della politica o connesse alla politica devono essere trasparenti. Questo è un primo passo fondamentale".  

Pignatone: l'intercettazione resta lo strumento principale contro mafie e corruzione
 "L'intercettazione resta lo strumento principale per la lotta alla mafia e alla corruzione. Quindi è necessario salvaguardarne l'efficienza". Lo ha affermato il Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, anche lui presente forum antimafie in corso all'Auditorium.

"La nostra legislazione antimafia - ha proseguito il magistrato - resta all'avanguardia nel mondo anche perchè solo noi, tra i Paesi occidentali, dobbiamo confrontarci con realtà mafiose che altrove non esistono. Ovviamente si possono fare ulteriori miglioramenti, come dimostra la gestione dei beni confiscati".

Per Pignatone, "andrebbe garantito, in particolare, un sistema giudiziario-processuale più efficiente e poichè oggi mafia e corruzione si intrecciano l'uno con l'altro, è giusto combattere la corruzione usando gli stessi strumenti previsti contro la mafia, tenendo in considerazione quindi non solo lo strumento dell'intercettazione ma anche il tema della prescrizione che è fondamentale". Sulla prescrizione, Pignatone ricorda che il tema dei tempi di prescrizione è "fondamentale nei processi per i reati di corruzione".