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ITALIA

A Pavia "Storia delle mafie"

Cantone, criminalità organizzata dietro certe coop che operano in accoglienza e sanità

Il successo di Expo - spiega il presidente dell'Autorità Anticorruzione - dimostra che se si mettono in atto strumenti adeguati si scongiurano le infiltrazioni delle organizzazioni criminali

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Il business delle organizzazioni criminali non è più l'immobiliare ma i servizi, accoglienza e sanità in primis. Lo sottolinea il presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo al terzo ciclo di "Storia delle mafie". "Quanto è stato scoperto a Roma, con l'inchiesta su 'Mafia capitale', rappresenta dunque solo la punta di un iceberg". 

"Dietro l'attività di certe cooperative che si presentano per l'accoglienza e l'inserimento nel lavoro degli immigrati, si nascondono gli interessi della criminalità organizzata", sottolinea il capo dell'Anac.  

Mafie dietro certe coop
"Gli immigrati rappresentano un grande 'affare' per mafia, camorra e 'ndrangheta" ha aggiunto Cantone. "La necessità di accogliere questi nostri fratelli disperati, viene vista come un'emergenza dallo Stato: in realtà è un problema che viviamo ormai da dieci anni. E l'emergenza è la condizione ideale per le organizzazioni criminali per fare affari. Va fatta chiarezza per eliminare malaffare e corruzione, nell'interesse prima di tutto delle cooperative che operano in maniera limpida. La maggior parte del Terzo Settore rappresenta un vanto per l'Italia: è per questo che va tutelato dalle mele marce che rischierebbero di inquinarlo".

Business in accoglienza e sanità
"Per qualche tempo chi ha condotto le inchieste ha creduto, sbagliandosi, che le organizzazioni criminali continuassero a fare affari nel settore immobiliare. Non è più così - ha aggiunto Cantone - le mafie oggi investono in quei settori, come i servizi di accoglienza degli immigrati e la sanità, dove c'è sempre bisogno di soldi. In Calabria sono state sciolte delle Asl per infiltrazione mafiosa: ci sono stati anche casi di medici, parenti di boss, che entravano in ospedale con le armi nelle tasche dei camici bianchi".

Successo Expo dimostra che corruzione si può battere
"Quando ho cominciato ad occuparmi di Expo, come presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, sentivo dire che 'era tutto marcio' e che l'Esposizione universale non si sarebbe mai fatta a Milano. Invece i lavori sono stati conclusi in tempo, ed Expo si sta svolgendo con i risultati sotto gli occhi di tutti", ha spiegato Cantone. "Il successo di Expo - ha aggiunto ancora Cantone - dimostra che se si mettono in atto strumenti adeguati, con adeguate condizioni di trasparenza, si scongiurano le infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Bisogna riconoscere che questo risultato è stato possibile grazie ad enormi passi avanti fatti anche in campo culturale. La corruzione, se si vuole, si può battere".