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POLITICA

Due emendamenti del Governo alla riforma del Codice antimafia

Caporalato: confisca penale e responsabilità oggettiva di chi si avvale dei caporali

Due emendamenti per contrastare il fenomeno del caporalato, presentati dal Governo nell'ambito della riforma del Codice Antimafia: confisca penale "obbligatoria e allargata" per il "reato di caporalato" e la responsabilità oggettiva dell'ente che si avvalga dell'intermediazione dei caporali

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caporalato braccianti al lavoro nei campi (Ansa)
Roma
Il Governo concretizza la lotta al caporalato presentando due emendamenti alla riforma del Codice Antimafia: confisca penale "obbligatoria e allargata" per il "reato di caporalato" e la responsabilità oggettiva dell'ente che si avvalga dell'intermediazione dei caporali. La legge di riforma sarà in Aula ai primi di Novembre. Lo ha annunciato il relatore Davide Mattiello (Pd). 

"Gli emendamenti presentati dal Governo sono in sintonia con quello che io stesso avevo già presentato", dice Mattiello il quale, come relatore per la maggioranza della riforma del Codice Antimafia nella parte che riguarda le misure di prevenzione, si dice "molto soddisfatto" e auspica "che i voti confermino questo indirizzo".

"Il caporalato - rileva - non è una emergenza, piuttosto è un dato strutturale del lavoro bracciantile in molte zone del nostro Paese. Il caporalato è soltanto la punta di un iceberg che presuppone una organizzazione criminale ampia, efficiente e spietata: giusto quindi contrastare questo fenomeno sempre più attraverso i medesimi strumenti con i quali si contrastano le organizzazioni criminali di stampo mafioso".