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POLITICA

Consiglio dei Ministri

Caso De Luca, Renzi: "Firmato il decreto di sospensione"

"Ho firmato il decreto come da adempimento di legge", ha detto il presidente del Consiglio al termine del Cdm in cui sono stati approvati 5 decreti fiscali ma che ha rinviato le misure attese sui giochi

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Il governo ha sospeso Vincenzo De Luca ed ora tocca al presidente della regione Campania valutare se procedere o meno alla nomina della giunta, seguendo il parere dell'avvocatura dello Stato. Lo ha spiegato il presidente del consiglio Matteo Renzi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

"La norma della legge Severino - ha spiegato Renzi - presenta possibili interpretazioni diverse. Sulla base di questo la Presidenza del Consiglio ha seguito l'iter e ha proceduto - nel momento in cui ha ricevuto il nulla osta - in modo perfettamente corrispondente alla legge, all'atto di sospensione. Con questo finisce il nostro lavoro".

"Ragionevolmente - ha aggiunto - ci sarà il ricorso del presidente De Luca", un ricorso "che in molti altri casi ha ottenuto consenso - penso a ciò che ha scritto la Cassazione su De Magistris". Renzi ha voluto però precisare: "Il fatto è che noi abbiamo firmato la sospensione come richiesto dalla legge Severino". Ora "si pone un tema interpretativo, sarà lui a dover valutare gli atti. Se volete la mia opinione - ha aggiunto - mi aspetto il ricorso come è naturale che ci sia, è sempre andata così in questi primi momenti di attuazione della Severino. E naturalmente il presidente De Luca valuterà se seguire o meno il parere dell'avvocatura e di altri che sostengono che ancorché sospeso, può - anzi per alcuno deve - fare gli atti conseguenti. Ma questa valutazione riguarda il presidente De Luca. Palazzo Chigi ha fatto ciò che doveva fare".

Non solo la questione del presidente della regione Campania però nella riunione del Cdm che ha anche licenziato "cinque decreti fiscali, un importante utleriore elemento di chiarezza, un passo gigantesco per la semplificazione del fisco", ha detto il presidente del Consiglio annunciando le misure relative alla delega fiscale, e cioè  riscossione, interpello, agenzie, sanzioni, monitoraggio evasione. "L'aggio è stato "ridotto dall'8 a 6%. Hashtag 'tanta roba", ha aggiunto Renzi.

Nulla di fatto invece per le norme sui giochi. Su questi, ha spiegato il premier "è stato fatto un lavoro positivo, se necessario lo useremo per interventi nella legge di stabilità, ma non ci sembrava matura la discussione oggi per un provvedimento".