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ITALIA

La decisione del Gup Paolo Guidi

Caso Maugeri, Formigoni rinviato a giudizio

Il senatore di Ncd ed ex presidente della Lombardia sarà processato per associazione a delinquere e corruzione. Imputati anche l'ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò 

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Roberto Formigoni (ansa)
L'ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore di Ncd Roberto Formigoni, accusato di associazione per delinquere e corruzione, è stato rinviato a giudizio con altri 9 imputati tra cui l'ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò, già condannato a 10 anni per la bancarotta del San raffaele, nell'ambito della vicenda con al centro la fondazione Maugeri di Pavia. Prosciolto, invece, l'avvocato Mario Cannata, consulente della Fondazione Maugeri. Lo ha deciso il gup di Milano Paolo Guidi. Il processo inizierà il 6 maggio davanti alla X sezione penale di Milano.

Secondo l'accusa, la fondazione Maugeri avrebbe ottenuto negli anni rimborsi indebiti per
prestazioni sanitarie, per circa 200 milioni di euro, attraverso una quindicina di delibere della Giunta regionale. Parte di quesi soldi, 61 milioni di euro, sarebbero stati distratti dalle casse della Maugeri, tramite Daccò e Simone. In cambio delle delibere, Formigoni sarebbe stato ricompensato con benefit di lusso per oltre 8 milioni di euro: viaggi,
vacanze ai Caraibi, l'utilizzo di tre yacht, un maxi sconto sull'acquisto di una villa in Sardegna, finanziamenti per cene e soggiorni al meeting di CL, e 270 mila euro in contanti.

Rinviati a giudizio oggi anche Nicola Maria Sanese, ex segretario generale della Regione Lombardia, Carlo Lucchina, ex direttore generale dell'assessorato alla Sanita' del Pirellone e l'ex dirigente regionale Alessandra Massei. Il giudice ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione per alcuni capi di imputazione relativi a reati fiscali.