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POLITICA

Le polemiche

Anm su caso Morosini: "Se confermate, sue dichiarazioni inopportune e ingiustificate"

Per il vicepresidente del Csm Legnini è "inaccettabile l'attacco personale a um membro del governo o del Parlamento". Il presidente Pd Orfini: "Gravissimo". 

 

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La giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati torna sulle dichiarazioni di Piergiorgio Morosini, il consigliere togato del Csm che in un'intervista al quotidiano Il Foglio avrebbe criticato la riforma costituzionale e il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
In un comunicato l’Anm ribadisce “il diritto del singolo magistrato di esprimere le proprie opinioni" ma al tempo stesso ritiene “che si tratti di dichiarazioni che, se confermate, risultano per alcuni aspetti inopportune e ingiustificate e per altri riguardanti temi e argomenti non di pertinenza di un rappresentante dei magistrati presso l'organo di governo autonomo e che incidono sul prestigio della magistratura e sul leale rapporto tra i poteri e gli organi dello Stato”.

Legnini: "Legittime le critiche, meno gli attacchi personali" 
Anche il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini è tornato sulla vicenda stamattina, in un’intervista al programma Rai ‘Radio Anch’io’. "Non so se e quali dei contenuti di quella intervista – ha detto - siano riferibili al consigliere Morosini, ma sono comunque inaccettabili. Le critiche agli altri poteri sono legittime e ammissibili, ce ne sono state e ce ne saranno. Altra cosa è l'attacco personale a un membro del governo o del Parlamento. Chiediamo rispetto per le prerogative dei consiglieri e per i magistrati ma analogo rispetto dobbiamo agli altri poteri". Riguardo, poi, all'incontro previsto con il ministro delle Giustizia Andrea Orlando per avere un chiarimento in merito alle dichiarazioni apparse su Il Foglio, Legnini ha detto a margine di un convegno a Maglie (Lecce): "Avremo modo di colloquiare e di chiarire che la posizione del Csm non è affatto quella che emerge in questi giorni, ma è il risultato del lavoro duro, importante, intenso di questo anno e mezzo".

Il presidente Pd Orfini: "Gravissimo"
Critico anche il presidente del Pd Matteo Orfini. "Che un membro del Csm – ha affermato, intervistato da ‘La Stampa’ - usi tali parole, argomenti e perfino toni nei confronti di un altro potere dello Stato è gravissimo. Non giudico il merito. La nostra carta si basa sull'autonomia dei poteri e distinzioni dei ruoli. E che un membro del Csm faccia un'intervista di battaglia politica e poi la smentisca come i peggiori politici desta preoccupazione e sconcerto" – ha concluso Orfini.