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ITALIA

Interrogato dai carabinieri su delega dei pm di Forlì

Caso Pantani, Vallanzasca sentito in carcere come teste

In una lettera scritta alla madre del ciclista, l'ex bandito milanese confessò che durante il Giro d'Italia 1999 fu avvicinato in carcere da un altro detenuto, uno delle "scommesse clandestine", che 4-5 giorni prima che fermassero Pantani, gli garantì che, se voleva vincere, doveva scommettere tutto quello che aveva su un altro corridore "perché Pantani non avrebbe vinto quell'anno"

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Marco Pantani (Ansa)
Milano
L'ex capo della mala milanese, Renato Vallanzasca, è stato sentito come teste dai carabinieri, su delega dei pm di Forlì nell'ambito delle indagini sul caso Pantani. Il Bel Renè aveva raccontato di aver sentito, in carcere, voci riguardanti un presunto complotto ordito ai danni del Pirata.  

Le rivelazioni
In particolare, in una lettera scritta a Tonina Pantani, la madre di Marco, l'ex bandito milanese confessò che durante il Giro d'Italia 1999 fu avvicinato in carcere da un altro detenuto, uno delle "scommesse clandestine", che 4-5 giorni prima che fermassero Pantani gli garantì che, se voleva vincere, doveva scommettere tutto quello che aveva su un altro corridore "perchè Pantani non avrebbe vinto quell'anno". 

L'esclusione di Pantani dal Giro
Frasi agghiaccianti anche alla luce di quello che successe quel 5 giugno del 1999, quando un controllo dell'Uci per la salute degli atleti chiuse, a due tappe dalla fine, il Giro d'Italia di Marco Pantani: ematocrito oltre il limite di 50 (51.9), stop immediato ed esclusione dalla corsa. Un valore davvero strano considerando che la sera prima Pantani aveva fatto un altro esame a Imola, in un laboratorio di analisi accreditato, che riscontrò nel sangue del 'pirata' ematocrito 48, entro il limite di tolleranza. Non solo. Più tardi si scoprì che a Madonna di Campiglio il protocollo Uci fu violato: l'atleta infatti dovrebbe scegliere personalmente la provetta da analizzare ma con Marco fu il medico a farlo, portandosela via nella tasca della giacca e forse 'surriscaldandola': circostanze queste che potrebbero aver prodotto anomalie dei parametri. Se fu colpa o dolo è ancora da stabilire. Che i magistrati di Forlì credano alle parole di Vallanzasca lo dimostra il fatto che si siano già messi in contatto con la Procura di Rimini dove a fine luglio c'è stata la riapertura del caso sulla morte del Pirata e s'indaga per omicido volontario. 

L'indagine della Procura di Forlì
A settembre la Procura di Forlì ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Secondo il nuovo filone d'indagine ci sarebbe stata la mano della Camorra e il vortice delle scommesse clandestine sul Giro d’Italia del 1999, che portò alla clamorosa esclusione di Marco Pantani.