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MONDO

Tre telecamere, ma nessun primo piano

Omicidio della fidanzata, Pistorius si dichiara non colpevole. La vicina: "Ho sentito delle urla"

Nella dichiarazione di non colpevolezza, letta dal suo avvocato Barry Roux, l'atleta ha ripetuto la sua versione dei fatti, ovvero che era convinto di aver sparato contro un intruso. "Non è plausibile", ha ribadito la pubblica accusa

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Oscar Pistorius
Pretoria (Sudafrica)
Iniziato il processo a Oscar Pistorius presso l'Alta Corte di Pretoria, in Sudafrica. L'atleta sudafricano deve rispondere di omicidio volontario dopo aver ucciso nel febbraio scorso la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. 

Il magistrato, Nel Gerrie, ha detto che la tragedia si è verificata senza testimoni e quindi l'accusa si muove sulla base "di quanto hanno sentito i vicini". Pistorius ha sempre sostenuto di aver sparato per errore alla fidanzata Reeva Steenkamp pensando si trattasse di un ladro entrato in casa. "Non è plausibile", ha ribadito la pubblica accusa. 

Nella dichiarazione di non colpevolezza, letta dal suo avvocato Barry Roux, l'atleta ha ripetuto la sua versione dei fatti, ovvero che era convinto di aver sparato contro un intruso. Ha detto di aver sentito la finestra del bagno che si apriva e, credendo che la fidanzata fosse a letto, si è avvicinato alla toilette. Quando ha sentito un rumore venire dall'interno ha fatto fuoco. "Pensavo che ci fossero degli intrusi che sarebbero usciti dal bagno per attaccare me e Reeva", ha spiegato.

L'atleta si è dichiarato non colpevole anche delle altre accuse: l'uso della pistola in due distinti episodi (uno sparo attraverso il tettuccio dell'auto e sotto il tavolo di un ristorante) e il possesso illegale di munizioni. La famiglia Steenkamp, presente in aula, ha ascoltato con calma l'apertura del processo. La madre della ragazza, June, che vedeva per la prima volta Pistorius dalla morte della figlia, ha fissato a lungo l'atleta, ma l'uomo ha evitato il suo sguardo.

Il pubblico ministero ha detto che la tesi dell'errore sostenuta della difesa dell'atleta, accusato dell'omicidio della fidanzata, "non è plausibile e va respinta".

Una vicina di casa dell'atleta sudafricano, Michelle Burger, ha detto di essere stata svegliata in tarda notte dalle "urla terribili di una donna che chiedeva aiuto". La donna ha aggiunto che anche suo marito si è svegliato ed è corso al balcone, quindi ha confermato di aver sentito "quattro spari".

Il dibattimento viene trasmesso integralmente in diretta radiofonica e parzialmente in televisione. Sono state posizionate tre telecamere, ma non sono ammessi i primi piani e, soprattutto, il giudice in qualunque momento può decidere di interrompere le riprese.