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MONDO

Accusati di sequestro di persona

Caso Regeni, indagati da Procura di Roma 7 agenti dei servizi segreti egiziani

L'accelerazione nell'inchiesta da parte dei magistrati italiani è arrivata dopo il decimo incontro al Cairo tra la delegazione italiana, guidata dal pm Sergio Colaiocco, con i magistrati egiziani

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Sette agenti, appartenenti ai servizi segreti egiziani, finiranno nel registro degli indagati nell'ambito dell'indagine della Procura di Roma sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato morto il 4 febbraio del 2016 in Egitto, sulla strada che collega il Cairo con Alessandria d'Egitto. Nei loro confronti i pm contestano il reato di sequestro di persona.

Dalle indagini tecniche sui tabulati telefonici che il Procuratore Giuseppe Pignatone e il pm Sergio Colaiocco hanno affidato alla squadra investigativa di Ros e Sco è  emerso che i 7 agenti segreti del Cairo hanno monitorato i contatti, le frequentazioni e i movimenti di Giulio Regeni almeno fino al 25 gennaio di due anni fa. Gli esiti di questi approfondimenti erano stati portati a conoscenza delle autorità egiziane da almeno un anno così come i nomi degli agenti che gli inquirenti romani intendono mettere sotto indagine.

Le prime iscrizioni verranno effettuate all'inizio della prossima settimana da parte dei pm di Roma. L'accelerazione nell'inchiesta da parte dei magistrati italiani è arrivata dopo il decimo incontro al Cairo tra la delegazione italiana, guidata dal pm Sergio Colaiocco, con i magistrati egiziani.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha comunicato alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio la decisione di interrompere i rapporti con il Parlamento egiziano a causa della vicenda di Giulio Regeni. I presidenti dei gruppi parlamentari hanno espresso il sostegno unanime all'iniziativa.

Famiglia: confidiamo in definitiva accelerazione verso verità
"La famiglia Regeni esprime gratitudine per il lavoro prezioso ed incessante della procura e degli investigatori di Roma che ha portato, insieme alle indagini difensive svolte dai nostri consulenti ed avvocati, ad accertare l'identità di alcuni dei responsabili del sequestro, delle torture e della morte di Giulio".

Così in una nota la famiglia del ricercatore friulano. "Confidiamo - scrivono Claudio e Paola Regeni - che l'iscrizione nel registro degli indagati di questi soggetti possa segnare una definitiva accelerazione nell'accertamento processuale di quella verità che inseguiamo incessantemente da 34 mesi insieme a migliaia di cittadini".

"Oggi l'avvocato Alessandra Ballerini ha incontrato i procuratori Pignatone e Colaiocco per un aggiornamento sullo stato delle indagini - si legge ancora -. La nostra legale ha inoltre incontrato il Presidente della Camera Fico che fin dal primo momento ha dimostrato salda e concreta vicinanza alla nostra battaglia per ottenere verità e giustizia".