Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Caso-Weinstein-scandalo-si-allarga-accusato-capo-Amazon-Affleck-si-scusa-Van-Der-Beek-denuncia-14f3bb7d-7e90-47f5-90e5-e61ab86fcb24.html | rainews/live/ | true
MONDO

Hollywood

Caso Weinstein, scandalo si allarga: sospeso capo Amazon, Affleck si scusa, Van Der Beek denuncia

Aperte inchieste da polizia di Londra e New York

Condividi
Roy Prince, capo degli Amazon Studios, è stato sospeso in seguito alle accuse di molestie da parte di una produttrice e per aver ignorato la denuncia di un'attrice in merito ad una aggressione sessuale subita da Harvey Weinstein. Secondo l'Hollywood Reporter a denunciare il comportamento di Prince è stata Isa Hackett, produttrice di uno degli show targati Amazon. In precedenza anche l'attrice Rose McGowan aveva rivelato di aver raccontato a Prince le molestie subite da Weinstein ma che non erano stati presi provvedimenti. "Roy Price - comunica Amazon - è stato sospeso con decorrenza immediata. Stiamo esaminando le nostre opzioni per i progetti che abbiamo con The Weinstein Co.".

Isa Hackett, produttrice di una serie Amazon e figlia dello scrittore Philip K.Dick, lo ha accusato di averle fatto delle "proposte" usando un linguaggio "crudo" e "suggestivo". Nell'articolo sull'Hollywood Reporter, Hackett racconta che l'incontro in questione avvenne dopo l'evento Comic-Con a San Diego nel 2015, durante la promozione della serie "Man in the High Castle" tratta dal romanzo distopico di Philip K. Dick "La svastica sul sole". L'avvocato della produttrice, Christopher Tricarico, ha confermato la circostanza. In una email il legale precisa che la Hackett non intende perseguire legalmente la Amazon, né Price.

Aperte inchieste da polizia di Londra e New York
I dipartimenti di polizia di Londra e di New York hanno aperto due inchieste separate sul produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, dopo le accuse di violenze sessuali arrivate nelle ultime settimane nei suoi confronti. A Londra le autorità stanno analizzando un presunto caso avvenuto negli anni '80 nella capitale britannica, mentre a New York la polizia sta rivedendo le affermazioni fatte da alcune vittime in un articolo pubblicato dal New Yorker. Lo scrive Cnn che cita fonti vicine alle indagini. Intanto lo scandalo sta distruggendo la reputazione del produttore che per decenni ha guidato la Miramax e che ha finanziato le campagna dei democratici Barack Obama e Hillary Clinton. All'inizio della settimana il consiglio di amministrazione della sua azienda, The Weinstein Company, lo ha licenziato e mercoledì Georgina Chapman ha chiesto il divorzio dopo dieci anni di matrimonio. 

Weinstein: "Ho perso tutto"
"Sono profondamente devastato. Ho perso mia moglie e i miei figli, coloro che amo più di ogni altra cosa". Harvey Weinstein, travolto dallo scandalo di accuse sessuali, reagisce così: parla con il magazine 'Page Six'  schiacciato dalla valanga di accuse, fino a dichiarare di sostenere la scelta della moglie che ha fatto le valigie, sebbene speri - dice - in una riconciliazione. Potrebbe però essere questo soltanto l'inizio di una vicenda per la quale adesso si prospetta anche una svolta giudiziaria, con la polizia di New York e quella di Londra tornate al lavoro. Intanto in Italia Fabrizio Lombardo smentisce Asia Argento. L'ex capo di Miramax Italia si dichiara "sorpreso" e "amareggiato" per le dichiarazioni dell'attrice che lo aveva tirato in ballo nel caso del predatore seriale Harvey Weinstein.   

Ad oggi Weinstein ha negato vi sia stato alcun incontro o contatto non consensuale, ma la lista delle accuse continua a crescere. Vi compaiono anche i nomi di Lea Seydoux Cara Delevingne. "Stavamo parlando e all'improvviso mi saltò addosso sul divano", ha raccontato in esclusiva al Guardian Seydoux, rievocando il periodo della produzione del film 'Spectre'. Ma la star francese va anche oltre e sbugiarda coloro che oggi mostrano di cadere dalle nuvole nel jet set: "Tutti sapevano chi era Harvey e nessuno ha fatto nulla... per decenni".

La top model e attrice Cara Delevingne, in un messaggio online ripreso dal Mirror, riferisce a sua volta di essere sfuggita al tentativo di Weinstein di attirarla in un incontro sessuale a tre.

Ma c'è anche l'attrice britannica Kate Beckinsale: aveva 17 anni quando Weinstein la accolse in accappatoio per un meeting nella sua stanza al Savoy Hotel, ha raccontato su Instagram.

E poi, l'ultima in ordine di tempo, una donna che con il produttore fece un colloquio per un posto da babysitter e lui la ricevette in boxer e canottiera.     

Al coro di condanne si aggiunge quella durissima della Academy degli Oscar che definisce la condotta descritta nelle accuse come "ripugnante", affermando che terrà una riunione urgente sabato prossimo per "discutere le accuse contro Harvey Weinstein e ogni azione garantita dall'Academy". L'annuncio segue i passi fatti della British Academy of film and television arts (Bafta) per sospendere la membership del noto produttore di Hollywood. 

Ben Affleck si scusa con la Burton
Gli effetti dello scandalo che sta attraversando Hollywood con le molestie sessuali di cui è accusato Harvey Weinstein sanno spingendo alcuni attori ad uscire allo scoperto prima di essere, evidentemente, travolti anch'essi. "Ho agito in modo inappropriato nei confronti di (Hilarie, ndr) Burton e per questo mi scuso sinceramente". A scriverlo in un tweet è stato Ben Affleck che si è scusato con l'attrice per averla molestata durante una puntata di Trl nel 2003. La star di Batman vs Superman in quella occasione palpeggiò il seno di una giovanissima Burton. Il tweet è arrivato dopo la presa di posizione di Affleck che ha condannato qualche giorno fa il comportamento di Harvey Weinstein, il produttore di Hollywood al centro di uno scandalo per molestie e violenza sessuale. "Dobbiamo proteggere le nostre sorelle - scrisse Affleck - le nostre amiche, figlie" da situazioni del genere. Ma qualcuno gli ha ricordato di quanto accadde nel 2003. Da qui le scuse.

Un'altra donna rompe silenzio su molestie Affleck
Un'altra donna rompe il silenzio sulle molestie sessuali subite da Ben Affleck: dopo l'attrice Hilarie Burton, si è fatta avanti la truccatrice Annamarie Tendler, che ha accusato l'attore americano di averla palpeggiata durante una festa per i Golden Globes tre anni fa. 

Star di 'Dawson's Creek': Anche io vittima di molestie sessuali
James Van Der Beek, indimenticato protagonista della serie tv 'Dawson's Creek', ha rivelato di essere stato anche lui vittima di molestie sessuali agli inizi della sua carriera. L'attore, che oggi ha 40 anni, ha affidato la confessione a una serie di tweet, nei quali condannava l'atteggiamento di chi ha criticato le donne che avevano parlato delle molestie subite dal produttore di Hollywood, Harvey Weinstein. "Comprendo la vergogna e l'impotenza" di chi ha subito abusi, ha scritto l'attore, spiegando di essere stato "bersaglio di uomini anziani quando ero molto giovane". Letteralmente Van Der Beek racconta che il suo sedere "è stato afferrato da uomini molto potenti"