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ITALIA

Bergamo

Caso Yara, respinte le eccezioni della difesa di Bossetti. Si torna in aula l'11 settembre

Telecamere ammesse solo per la sentenza. Esclusa la testimonianza di Fikri, il marocchino arrestato nelle fasi iniziali delle indagini ma poi risultato estraneo all'assassinio, come non ammesse le ricevute di un motel nel quale si sarebbero incontrati la moglie del muratore e un suo presunto amante

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Ricomincerà l'11 settembre, con l'audizione dei primi testimoni, il processo davanti alla corte d'assise di Bergamo per l'omicidio di Yara Gambirasio. I giudici hanno fissato un fitto calendario composto da una ventina di udienze da settembre a dicembre prossimi. I giudici hanno escluso la documentazione riguardante la vicenda di Mohamed Fikri, già scagionato, e le ricevute del motel nel quale si sarebbero incontrati Marita Comi, moglie dell'imputato Massimo Bossetti, e un suo presunto amante.

I giudici della corte d'assise di Bergamo hanno inoltre escluso tutte le sostanziali eccezioni preliminari sollevate dalla difesa di Bossetti, arrestato per l'omicidio della ragazzina di BrembateLe richieste degli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini riguardavano una presunta indeterminatezza del capo di imputazione del quale la difesa di Massimo Bossetti chiedeva la nullità. I giudici hanno invece ritenuto che il capo di imputazione fosse sufficientemente determinato. Respinta anche la richiesta di nullità della relazione del Ris dei carabinieri sul Dna di ignoto 1 che si rivelò essere poi corrispondente a quello del muratore bergamasco.  

"Massimo Bossetti e Yara non si conoscevano né si potevano conoscere, Yara era una ragazzina ingenua, immacolata e con la vita di una bambina: se l'obiettivo dell'accusa è il contrario vogliamo sentircelo dire chiaramente", ha detto Camporini chiedendo che non vengano ammessi alcuni testi che dovrebbero confermare un qualche contatto tra i due. I testi della difesa sono invece oltre 700.

Telecamere solo per la sentenza
I giudici hanno inoltre ammesso le telecamere nel processo unicamente nel momento della lettura della sentenza. Questo affinché non sia turbata la regolarità del dibattimento che riguarda una vicenda 'delicata' e l'audizione come testimoni dei familiari della vittima.

Chi è Mohamed Fikri
Uno dei punti di contrasto tra accusa e difesa nel processo per l'omicidio di Yara Gambirasio a carico di Massimo Bossetti è stata la richiesta, da parte della difesa di ammettere la testimonianza di Mohamed Fikri, il marocchino arrestato nelle fasi iniziali delle indagini ma poi risultato estraneo all'assassinio. I difensori di Bossetti hanno chiesto che sia ammessa la testimonianza di Fikri e che sia disposto il sequestro di un furgone nella disponibilità dell'immigrato. Una richiesta che ha visto la ferma opposizione del pm Letizia Ruggeri