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MONDO

Il duello con l'India

Caso marò, Girone sarà in Italia durante l'arbitrato. Lui: non vedo l'ora di tornare

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al Tg1: "Alla fine le ragioni di Girone e Latorre prevarranno"

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Salvatore Girone rientri in Italia: lo ha deciso il Tribunale arbitrale istituito a L'Aja sul caso dei marò. Il fuciliere di Marina, bloccato in India dal 2012, potrà così attendere a casa con i suoi familiari la conclusione del procedimento arbitrale tra Roma e New Delhi su chi abbia la giurisdizione del caso. Le condizioni del rientro saranno concordate tra Italia e India. "Non vedo l'ora di tornare", ha detto. La moglie di Girone, Vania Ardito, ha detto che ringrazia le persone che si sono impegnate per questa vicenda. "Ora voglio soltanto attendere Salvatore qui", ha commentato parlando con i giornalisti.

Il rimpatrio in Italia di Salvatore Girone sarà strettamente condizionato alle garanzie che darà l'Italia per il suo rientro, se richieste, fanno sapere fonti del governo indiano. Ancora non c'è alcuna reazione ufficiale del ministero degli Esteri indiano. Ma l'agenzia Press Trust of India cita fonti anonime del governo che replicano alla notizia che arriva dall'Aja: le condizioni per il rimpatrio di Salvatore Girone devono essere fissate dalla Corte Suprema indiana. Le fonti fanno anche notare che proprio all'Alta Corte di New Delhi si dovranno rivolgere tanto Italia che India per cambiare le modalità di libertà condizionata di Girone; e il suo eventuale ritorno in Italia dipenderà strettamente alle garanzie date dal governo italiano.

Il 19 febbraio 2012 i due fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono stati arrestati con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati al largo della coste del Kerala. Attualmente Massimiliano Latorre è in Italia per motivi di salute mentre Girone è trattenuto in India.

Renzi: una notizia straordinaria
"Ho parlato con il marò che potrà rientrare in Italia", è una "straordinaria notizia" che viene dal Tribunale internazionale dell'Aja. "E' un risultato a cui abbiamo lavorato con determinazione". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Firenze, commenta la decisione, dopo aver telefonato a Girone, che da anni vive nell'ambasciata italiana di New Delhi. Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha telefonato subito a entrambi i marò per esprimere loro vicinanza.

La Farnesina: "Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell'India"
​"Con riferimento a quanto riferito dall'ANSA, la Farnesina informa che il Tribunale arbitrale istituito a L'Aja ha oggi anticipato la propria decisione che il Fuciliere di Marina Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal Governo il 26 giugno 2015. Le condizioni del rientro saranno concordate tra Italia e India", si legge in una nota delal Farnesina.  

"Il Governo ha lavorato per sottoporre l'intera vicenda all'arbitrato internazionale e, in questo quadro, riportare a casa i due Fucilieri di Marina. L'ordinanza  annunciata apre la strada a questo risultato. Si tratta quindi di una buona notizia per i due Fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell'India anche nelle fasi successive e di merito della controversia", prosegue la nota.  

"La decisione del Tribunale de L'Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale. Il Governo - sottolinea la Farnesina - avvierà immediatamente le consultazioni con l'India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il Governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall'Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovra' definire se spetti all'Italia o all'India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie", conclude la Farnesina.

L'udienza arbitrale di marzo
​"Considerato che il procedimento arbitrale sul caso marò "potrebbe durare almeno tre o quattro anni", Salvatore Girone rischia di rimanere "detenuto a Delhi, senza alcun capo d'accusa per un totale di sette-otto anni", determinando una "grave violazione dei suoi diritti umani".  Per questo il Fuciliere "deve essere autorizzato a tornare a casa fino alla decisione finale" dell'arbitrato. Così aveva detto a marzo l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano, in occasione dell'udienza al Tribunale arbitrale dell'Aja.

Mattarella: "Grande soddisfazione per Girone"
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso "grande soddisfazione" per il prossimo ritorno dopo quattro anni, di Salvatore Girone e per la presenza in Italia di Massimiliano Latorre.