Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Caso-studente-morto-in-gita-tragico-incidente-o-un-festino-finito-male-891c1eb0-7a67-4350-a1e7-515078dab560.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Con la classe a Milano per Expo

Caso studente morto in gita, tragico incidente o un festino finito male?

Domenico Maurantonio sarebbe precipitato dal balcone della finestra dell’hotel tra le 5,30 e le 7 di domenica 10 maggio. Dopo oltre un mese e mezzo di indagini secondo la Procura si è trattato di un tragico incidente: era da solo quando è caduto. I genitori però non si rassegnano: "Chi sa parli". E nominano un pool di esperti per fare nuovi test nella camera d'albergo

Condividi
di Benedetta Bidini
L’ultimo segnale dal telefonino di Domenico intorno alle 5 di domenica 10 maggio. Un messaggio inviato probabilmente via chat. Poi la tragica caduta dalla finestra del quinto piano dell’hotel dove alloggiava con la sua classe. Lo studente 19enne era in gita a Milano per Expo, tra le 5.30 e le 7 è precipitato giù dal balcone del corridoio dell’albergo. Cosa ci faceva lì? Questo il primo elemento da chiare. A dare l’allarme intorno alle 8 del mattino un dipendente dell’hotel, i compagni, raccontano, non si sono accorti di nulla.
L’ultima ipotesi investigativa dopo oltre un mese e mezzo di indagini che si sia trattato di un tragico incidente. Per la Procura Domenico Maurantonio era solo nel momento della tragica caduta ma le ricostruzioni sono ancora in corso. 

Esclusa pista accidentale?
"È impossibile" che sia caduto dalla finestra accidentalmente. Questa è stata all’inizio una delle certezze del pm milanese Claudio Gittardi. A far ritenere non accidentale quella caduta mortale un dato oggettivo: dal pavimento al davanzale della finestra, da dove poi Domenico è precipitato, l'altezza è di un metro e dieci centimetri circa. Un parapetto alto che fa pensare che il giovane possa o essere salito volontariamente o essere stato indotto a salire da qualcuno. A meno che non abbia assunto o alcol o sostanze stupefacenti in quantità tali da essere stato fuori di sé e aver quindi fatto un gesto inconsulto. Un'ipotesi che i genitori escludono con decisione. Sul corpo dello studente non sono stati trovati segni di colluttazione ma solo lesioni compatibili con la morte da caduta "per precipitazione" e cioè dopo un volo nel vuoto di parecchi metri.  


 
Ipotesi festino finito male
Tra le piste al vaglio degli inquirenti una goliardata tra compagni di classe finita tragicamente. Domenico quando è precipitato indossava solo una maglia e non gli indumenti intimi. Le mutande e i pantaloncini sono stati trovati vicino al suo corpo senza vita, come se qualcuno li avesse gettati. Questo il primo elemento che ha sollevato i dubbi su quanto accaduto in quella camera d’albergo: perché era svestito? Tra le ipotesi anche uno scherzo, delle vessazioni dei compagni con il lassativo, particolare che spiegherebbe le feci di Domenico trovate nel corridoio. Oppure dissenteria dovuta all’alcol? Altro interrogativo da chiarire il perchè dopo aver lasciato scarpe, occhiali, cellulare e altri effetti personali in stanza - dove dormiva con altri tre compagni che secondo quanto raccontato non si sarebbero accorti di nulla -  avesse imboccato il corridoio dell'hotel fino ad arrivare alla finestra da cui è caduto.



La rivelazione a “Chi l’ha visto?”
Poi una rivelazione di 'Chi l'ha visto?'  - giudicata in un secondo momento inattendibile dagli inquirenti: uno spettatore è intervenuto in diretta telefonica per segnalare la schermata di una conversazione privata su Whatsapp che qualcuno ha pubblicato su un gruppo Facebook, come commento ad un link a un articolo de Il Mattino di Padova. Nello screenshot si legge: "L’altra sera dei ragazzi di una scuola di Padova son venuti da noi in hotel … di notte si sono ubriacati da fare schifo e hanno deciso di fare degli scherzoni sui corridoi dell’hotel … il “migliore” di questi scherzi è stato defecare per il corridoio del 5° piano … non contento, uno di questi per fare il figlio decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra … quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e ad un certo punto vola giù. Morto. Gli amici non hanno detto nulla a nessuno e son tornati in stanza … il corpo è stato trovato il mattino dopo …". 
 
Genitori accusano: “Chi sa parli”. Sopralluogo nell'hotel della tragedia
I genitori di Domenico hanno da subito escluso ipotesi suicide. Il padre ha lanciato un appello: "Chi sa qualcosa parli". Padre e madre non credono che Domenico possa essersi lanciato da solo dal quinto piano dell’hotel. Non è credibile, sostengono, che nessuno abbia visto o sentito. "Ho affidato mio figlio alla scuola – le parole della madre – e lo ritrovo cadavere".  I compagni di classe sono stati accusati di omertà, in stanza Domenico dormiva con altri compagni di classe i cui racconti si fermerebbero poco prima della tragedia. Poi il black out. La famiglia però non si rassegna e l'avvocato con un pool di esperti è tornato nell'albergo per ricostruire quanto accaduto in quella notte. Test di insonorizzazione delle stanze e prove audiometriche per poter capire che cosa si potesse sentire da una parete all'altra delle camere o nel corridoio dove Domenico è arrivato alla finestra da cui è precipitato. Esami che saranno portati al magistrato.



Livido al braccio e Dna
Mancano ancora i risultati degli ultimi esami. Sotto le sue unghie è stato trovato del Dna che ha inizialmente avvalorato l’ipotesi che Domenico non fosse stato solo nella camera d’albergo. Ma il Dna, ancora sono in corso le analisi, potrebbe invece appartenere allo stesso Domenico che nelle ore precedenti alla morte si era lavato i capelli in albergo. Un altro elemento è il livido riscontrato sul braccio del ragazzo. Al momento sembrerebbe escluso che sia stato provocato da qualcuno nel tentativo di trattenere il braccio. Si tratta, secondo quanto è emerso dalle analisi, di un'ecchimosi "importante", ma che nessuno avrebbe notato nelle ore precedenti. L'origine del livido potrebbe essere quindi collegata alla caduta, e non all'intervento di altre persone.


 
La procura: "Era da solo"
Dopo un mese di indagini la procura - sulla base di tutti questi elementi - sembra quindi escludere la pista del bullismo o che qualcuno possa aver spinto il liceale. Per la Procura era da solo nel momento della tragedia. Tra gli elementi che avvalorano questa tesi le testimonianze dei compagni di scuola: nessuno ha raccontato di aver assistito alla caduta.
 
Nessuno ha sentito le grida, possibile?
C’è però un elemento: nessuno ha sentito le grida di Domenico mentre precipitava dal quinto piano, né i compagni né gli altri ospiti dell’hotel. Era privo di sensi? Gli esami hanno però rilevato che nel sangue c’era poco alcol e nessun lassativo. Secondo gli investigatori, con un tasso alcolemico inferiore a un grammo per litro di sangue - sebbene superiore al limite consentito per guidare - è difficile che il giovane abbia potuto perdere conoscenza e cadere dalla finestra. Ma c’è poi da considerare che la capacità di tollerare l’alcol varia da persona a persona.

La preside difende gli studenti


Una vicenda su cui manca ancora la parola fine. I risultati degli ultimi esami e i test portati dal pool nominato dalla famiglia della vittima potrebbero infatti aprire nuovi scenari e fare luce su molti interrogativi ancora aperti.