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MONDO

Il Referendum per la secessione

Catalogna, Commissione Ue: "Il voto non è legale, ma è questione interna alla Spagna"

"E' tempo di unità, non di frammentazione" afferma il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, aggiungendo: "Se la Catalogna è fuori dalla Spagna è fuori anche dall'Unione". Il presidente catalano, Carles Puidgemont: "E' una questione europea, non interna"

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"Ribadiamo l'opinione legale che è di questa Commissione come delle precedenti, cioè che se venisse organizzato un referendum in linea con la Costituzione spagnola, significherebbe che il territorio che si separa si troverebbe fuori dall'Unione europea". Così il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, ribadendo che il voto di ieri per l'indipendenza "non è legale". "Al di là degli aspetti puramente legali di questa questione, la Commissione crede che questi siano tempi per unità e stabilità, non per argomenti divisivi e frammentazione", ha proseguito il portavoce, auspicando che tutte le parti in causa passino al dialogo.

"È questione interna alla Spagna"
"Per la Commissione europea, come il presidente Juncker ha ribadito ripetutamente, questa è una questione interna della Spagna, che deve essere gestita dall'ordine costituzionale in Spagna", ha ribadito Schinas, aggiungendo che "abbiamo fiducia nella leadership del primo ministro Mariano Rajoy per gestire questo processo difficile nel pieno rispetto della Costituzione spagnola e dei diritti fondamentali dei cittadini lì contenuti". Alle ripetute domande sull'uso della violenza da parte della polizia, il portavoce ha ripetuto la dichiarazione generica che "la violenza non può mai essere uno strumento in politica".

Colloquio Tusk-Rajoy: Madrid eviti l'uso della forza
Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk esorta il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy a evitare un "nuovo uso della forza" dopo le violenze di ieri. Lo scrive lo stesso Tusk su Twitter. Durante un colloquio telefonico con Rajoy, Tusk ha detto di "condividere i suoi argomenti costituzionali" e di evere fatto "appello a trovare i mezzi per evitare una nuova escalation e un nuovo uso della forza".




Puigdemont: "L'Ue deve favorire una mediazione"
Il presidente catalano ha detto che l'Ue deve favorire una mediazione fra Madrid e Barcellona: "Non può continuare a guardare dall'altra parte: questa è una questione europea, non interna".

"Sì'' al 92%, Barcellona sfida Madrid: ci siamo guadagnati l'indipendenza
Scene da una guerra civile, combattuta nelle urne e sui media. Ma non solo. Un'ondata di violenza ha attraversato la Catalogna, nel giorno che doveva essere nelle intenzioni del governo di Barcellona quello di una "gioiosa" celebrazione elettorale. E' stata invece una giornata da incubo, con centinaia di feriti. La polizia spagnola è intervenuta con la forza in centinaia di seggi elettorali per impedire lo svolgimento del referendum secessionista.

Ma la mossa di Madrid non ha fermato il voto e tutti i conteggi - per quanto di dubbia validità scientifica - assegnano un plebiscito al "sì''. Più della metà dei catalani però non ha votato, con una affluenza attestata al 42%.

Il 'sì' ha ottenuto il 92% dei voti al referendum sull'indipendenza catalano, secondo i dati quasi definitivi resi pubblici dal portavoce del governo catalano Jordi Turull. Ma al voto avrebbero partecipato 2,2 milioni di elettori, sui 5,3 chiamati alle urne. Il 'no' ha ottenuto il 7,8%.

"Ho parlato con Mariano Rajoy, l'Europarlamento discuterà della Costituzione, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali in Spagna alla luce degli eventi in Catalogna". Lo ha scritto su Twitter il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.