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POLITICA

Governo

Palazzo Chigi, dal Cdm via libera al decreto fiscale e per la sicurezza sul lavoro

Rifinanziato il reddito di cittadinanza, dopo un duro scontro tra ministri

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Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto fiscale che comprende anche le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. È stato rifinanziato per il 2021 - con 100 milioni di euro - il fondo ecobonus per l'acquisto di veicoli a basse emissioni. Rifinanziato il reddito di cittadinanza dopo un braccio di ferro tra ministri, l'impianto principale non dovrebbe subire grandi modifiche, linea condivisa da Pd e M5s, mentre Lega, Forza Italia e Italia Viva ne chiedevano un cambio radicale.

La riunione, convocata alle 11, era iniziata con oltre due ore di ritardo per alcuni problemi sollevati dalle Regioni sulle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, contenute nel testo.

Il comunicato di Palazzo Chigi
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con "Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili', comunica Palazzo Chigi, al termine della riunione.

Tra le misure approvate, comunica palazzo Chigi, "è rifinanziato di euro nell’anno 2021 il fondo per il rinnovo del parco auto"; "è previsto il rifinanziamento per le misure adottate al fine dell’equiparazione della quarantena per Covid 19 alla malattia"; "i lavoratori dipendenti o autonomi genitori di minori di 14 anni possono astenersi dal lavoro nel caso in cui sia sospesa l’attività didattica o educativa del figlio per tutta o in parte la durata dell’infezione o per la quarantena disposta dalle autorità competenti; sono state disposte misure di sostegno al reddito per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria; il decreto inoltre ha rifinanziato la Cassa Integrazione prevista per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi connessi all’emergenza COVID-19; a fronte dell’andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro per il Reddito di Cittadinanza".

Norme sicurezza lavoro, sospensione impresa con 10% lavoro nero
Le norme approvate poco fa dal Governo per la sicurezza sul lavoro "consentiranno di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero. L'obiettivo è quello di incentivare e semplificare l'attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione". Lo comunica Palazzo Chigi, confermando l'abbassamento della soglia al 10% per la sospensione dell'attività imprenditoriale in caso di lavoro nero riscontrato dall'Ispettorato nazionale del lavoro.

Ok a norme sicurezza lavoro, restano dubbi Regioni
Fino all'ultimo un'interlocuzione c'è stata con le Regioni sulla norma che farebbe passare la competenza in materia di sicurezza dalle Asl all'Inl, l'Ispettorato nazionale del lavoro. Nel testo finale approvato in Cdm, a quanto viene spiegato, sarebbe rimasto il riferimento al passaggio all'Inl di competenze di carattere generali nei controlli sulla sicurezza, ma il confronto con le Regioni potrebbe proseguire e non sono escluse successive modifiche. 

1.000 ispettori in più per sicurezza lavoro
Mille nuove assunzioni all'Istituto nazionale del lavoro e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023: sono alcune delle misure previste sulla sicurezza sul lavoro previste dal dl fisco approvato oggi in Cdm. Lo si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi.

"All'estensione delle competenze attribuite all'INL sia accompagneranno un aumento dell'organico - è prevista l'assunzione di 1.024 unità - e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l'attività di vigilanza.

Previsto anche l'aumento del personale dell'Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull'applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal primo gennaio 2022. 

200 milioni al Reddito di cittadinanza per il 2021
"A fronte dell'andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro peril Reddito di Cittadinanza": lo rende noto il Governo nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto fiscale. 

Braccio di ferro in Cdm su Reddito. Draghi: modifiche in manovra
Braccio di ferro in Cdm sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza nell'ambito del decreto fiscale. A quanto si apprende, il Pd e il M5s hanno difeso la misura, che è passata, mentre i ministri di Lega, FI e Iv, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l'atteso effetto sul lavoro. I ministri del centrodestra e di Iv avrebbero chiesto dunque di ridiscutere il tema in legge di bilancio. E il premier Mario Draghi avrebbe ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive.

Secondo fonti di governo della Lega nel decreto fiscale avrebbero "rifinanziato il Reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all'accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)". Questa l'accusa arrivata al termine del Consiglio dei ministri, a proposito del rifinanziamento della misura, voluto da M5s e Pd.

Il ministro Giancarlo Giorgetti si sarebbe opposto con durezza: "Beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile". 

 "Come ha spiegato Franco a Giorgetti in Cdm, i fondi" per alcune misure utilizzati per rifinanziare per 200 milioni il reddito di cittadinanza "erano stati sovrastimati e dunque lo spostamento non incide in alcun modo sul loro funzionamento. Siamo disposti a spiegarlo alla Lega con un disegno". Lo affermano fonti del M5S in risposta alla Lega che parla invece di utilizzo "beffardo" di soldi dei lavoratori.

Risorse ecobonus auto scendono da 300 a 100 milioni
È stato rifinanziato per il 2021 con 100 milioni di euro il fondo ecobonus per l'acquisto di veicoli a basse emissioni. La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri. I fondi a disposizione sono dunque inferiori rispetto a quanto previsto dalle prime bozze del dl, dove erano pari a 300 milioni. 

In particolare, le nuove risorse vengono ripartite destinando 65 milioni di euro per incentivare l'acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60g/km CO2, 20 milioni per l'acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici. Per i veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2 sono invece stanziati 10 milioni di euro. Infine 5 milioni di euro sono destinati all'acquisto di veicoli di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160g/km CO2. 

A Rfi 1,3 miliardi in più nel 2021 per accelerare opere
Rete Ferroviaria Italiana (Rfi - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) ha a disposizione 1,3 miliardi di euro in più per il 2021 per accelerare la realizzazione delle opere infrastrutturali. La disposizione è contenuta nel decreto legge approvato oggi in Consiglio dei Ministri recante misure urgenti in materia economica e fiscale a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

Le risorse, che dovranno essere utilizzate entro l'anno, spiega il Mims, serviranno per erogare alle imprese appaltatrici anticipazioni fino al 30% del valore delle opere, per velocizzare gli interventi sulla rete ferroviaria.

I progetti che saranno interessati dall'aumento della spesa per anticipazioni nel 2021 rientrano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Figurano, tra gli altri, gli appalti ferroviari per la realizzazione delle tratte ad alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania, dell'elettrificazione dille linee nel Sud, del Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, dell'alta velocità/alta capacità sulla linea Brescia-Verona-Padova, delle tratte di accesso al tunnel del Brennero e degli interventi tecnologici per l'implementazione del sistema europeo ferroviario ERTMS destinato ad aumentare la sicurezza, la velocità e la capacità delle infrastrutture. Ad esclusione di quest'ultimo, gli altri interventi sono anche commissariati.

Con lo stesso decreto legge viene incrementata di 20 milioni di euro per il 2021 l'autorizzazione di spesa per il potenziamento della componente aeronavale del Corpo delle capitanerie di porto, consentendo così di anticipare gli interventi previsti. Le risorse in più erogate per l'anno in corso verranno recuperate nel biennio successivo.

Cinque mesi di tempo per adempimento cartelle notificate dal 1/9 al 31/12 2021
Cinque mesi di tempo per l'adesione  spontanea alle cartelle fiscali notificate dal primo settembre al 31  dicembre 2021. La misura, contenuta nel decreto legge fiscale, viene  illustrata da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che  ha dato il via libera al provvedimento. ''Viene prolungato a 150  giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l'adempimento  spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre  al 31 dicembre 2021'', si legge nella nota. ''Fino allo scadere del  termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l'agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito''.   

Quarantena equiparata a malattia, misura rifinanziata
''È previsto il rifinanziamento per le  misure adottate al fine dell'equiparazione della quarantena per covid  19 alla malattia''. La misura, contenuta nel decreto legge fiscale,  viene illustrata da palazzo Chigi al termine del Consiglio dei  ministri che ha dato il via libera al provvedimento. Nelle bozza  visionate l'equiparazione della quarantena alla malattia è previsto  fino al 31 dicembre 2021e il l costo della norma si avvicina a 1,2  miliardi di euro (1.165 mln).


Bonomi, su reddito bene parte su povertà. Inaccettabile quota 10% lavoro nero, sia zero
 "Le mie posizioni le conoscete, sono sempre stato favorevole al reddito di cittadinanza per la parte relativa al contrasto della povertà, gli incapienti,l'anno scorso un milione di persone in più sono entrate in fascia di povertà e a queste persone dobbiamo dare una risposta". Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine dell'assemblea di Confindustria Bergamo. "Poi  - ha detto - si può fare meglio, sicuramente. Noi eravamo assolutamente contrari alle politiche attive all'interno del reddito di cittadinanza, che si sono dimostrate un grande fallimento". 

"E' da tre mesi che propongo le commissioni paritetiche ma non trovo interlocutori", ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine dell'assemblea degli industriali a Bergamo. "Ben vengano le sanzioni per chi non ha un comportamento corretto - ha aggiunto- ma non capisco perché nessuno vuole lavorare per evitare prima che accadano le morti sul lavoro. E' stata abbassata la quotasul lavoro nero per la sospensione dal 20 al 10%. In un Paese civile non si può pensare che c'è un 10% di lavoro in nero. Come Confindustria sono perché quella quota sia zero. Non è accettabile che ci sia una quota sul lavoro in nero".

Il primo Cdm con il Green pass
Le nuove regole per il Green pass toccano anche i ministri, arrivati spicciolata a Palazzo Chigi stamane per prendere parte al Cdm. L'accesso per loro non è avvenuto più dal cancello centrale, ma passando dai tornelli a sinistra dell'ingresso, così da mostrare il passaporto vaccinale allo scanner deputato a controllare anche la temperatura corporea. Stessa procedura per i giornalisti e per gli addetti esterni in arrivo a Chigi, come il personale che si occupa della pulizia del Palazzo.

Anche per i ministri in arrivo dall'ingresso posteriore stessa procedura, con lo scanner pronto a rilevare il green pass. È il primo Cdm - ed è questa la vera novità - a cui i ministri possono prendere parte senza sottoporsi al tampone. Da oggi in poi, infatti, basterà il passaporto vaccinale.