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POLITICA

Palazzo Chigi

Cdm, riforma della scuola rimandata a settembre. Padoan assicura: "Confermati i tagli fiscali"

Rimangono sul tavolo riforma della Giustizia e Sblocca-Italia. "E' solo un rinvio per evitare di mettere troppa carne al fuoco", spiegano fonti governative. Il ministro dell’economia sul decreto: "Porterà benefici alle famiglie"

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Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi
La decisione è arrivata dopo l’incontro del premier Matteo Renzi con Giorgio Napolitano: la riforma della scuola non sarà all’ordine del giorno del Cdm di oggi. Una scelta caldeggiata dal Presidente che già in passato aveva sottolineato come non fosse bene mischiare troppi temi e mettere troppa carne al fuoco. Suggerimento raccolto da Renzi, così nel Consiglio dei Ministri di oggi, il primo dopo la pausa agostana, si discuterà di riforma della Giustizia e dello Sblocca-Italia. E proprio sul decreto il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan rassicurà: “Individuate le coperture, porterà benefici alle famiglie”.

Scuola rimandata a settembre
Slitta il dossier scuola. Troppi argomenti in programma tra giustizia e Sblocca Italia per poter presentare anche le idee per la riforma della scuola e l’ipotesi più probabile è che slitti al prossimo consiglio dei ministri. Nel dossier preparato per oggi non ci sono né decreti né disegni di legge pronti, e per quanto riguarda i finanziamenti della riforma non se ne parla prima della legge di Stabilità del prossimo autunno. Le misure poi non potrebbero entrare in vigore prima dell’anno scolastico prossimo. La proposta di un piano per stabilizzare i precari (la maggior parte di essi in un tempo che va da uno a tre anni) ha messo in allarme il ministero dell’Economia: ancora non c’è stato alcun incontro sul tema tra Giannini e Padoan, non essendoci provvedimenti specifici, ma pare difficile che si possano trovare i fondi per una riforma radicale in tempi troppo brevi. I titoli dei capitoli della riforma restano comunque quelli anticipati in questi giorni: oltre all’allargamento dell’organico per assumere i supplenti ‘stabili’ (si parla di 10-20 mila posti), c’è la proposta di cambiare il sistema di stipendi dei prof: non solo scatti (che verrebbero ridotti) ma anche una quota basata più sull’impegno che sul merito (partecipazione a progetti speciali, corsi di aggiornamento, ore a disposizione della scuola per ripetizioni). Ai presidi e alle scuole verrà data più autonomia, sia per l’offerta formativa (per ora i presidi possono stabilire il 20 per cento del programma) che nella gestione dei fondi; cambierà il metodo di reclutamento degli insegnanti.
 
Sblocca-Italia, Padoan: “Ci sono le risorse”. Incontro con Napolitano
Via libera al provvedimento per far ripartire i cantieri, con le risorse garantite dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Ci sono le coperture per lo Sblocca Italia dove servono e ci sono molte regole che sbloccheranno investimenti pubblici e privati”, ha assicurato il ministro sottolineando che l’effetto sarà positivo anche per le famiglie. Nel decreto, infatti, “ci sono più investimenti, più crescita e quindi più lavoro e quindi le famiglie ne beneficieranno”.  Padoan ha aggiunto che nella legge di stabilità “saranno confermati gli sgravi fiscali per famiglie e imprese”. Padoan ha poi ammesso che i dati economici continuano a essere non positivi ma si è detto ottimista per il futuro assicurando che “nel lungo periodo le cose miglioreranno, ma anche nell’immediato. Il governo sta prendendo misure per affrontare la situazione con il decreto di domani (venerdì, ndr) e poi con la legge di stabilità che sarà discussa tra qualche settimana”. Il ministro ha anche avuto un colloquio stamane con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, propro per fare il punto sulla situazione economica del Paese, in conseguenza anche dei dati pubblicati dall'Istat che dano l'Italia in recessione e deflazione. Durante l'incontro il Presidente Napolitano ha avuto con il ministro dell'Economia uno scambio di vedute sulle prossime occasioni di chiarimento e di intesa a livello europeo per il rilancio della crescita, considerando importanti le indicazioni del presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.
 
Riforma della Giustizia
Nel programma del Cdm, infine, gli interventi sui tempi del processo Civile e sulla responsabilità dei magistrati. Sull’intervento per alleggerire l’arretrato del Civile è lo stesso Renzi ad annunciare via tweet: “Domani facciamo un dl ad hoc su questo”, rispondendo ad un utente che ironizzava sulla soluzione del problema attraverso la riduzione della pausa estiva dei tribunali: “Quello è un simbolo, ma importante”, ha spiegato Renzi, “l’arretrato si risolve in un altro modo”.