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ITALIA

Il caso

Centinaia di militanti di estrema destra commemorano caduti di Salò nel Cimitero Maggiore di Milano

"Abbiamo onorato e continueremo ad onorare e ricordare i nostri Caduti, a prescindere dai vergognosi e infami divieti che i soliti noti vorrebbero vedere imposti", scrivono gli attivisti su Facebook. La condanna del sindaco Sala: "Intervengano le autorità competenti" 

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Centinaia di militanti di destra al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubblica di Salo'. Il Prefetto di Milano, in pieno accordo con il sindaco, Giuseppe Sala, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile aveva vietato che all'interno del cimitero venissero organizzate manifestazioni in qualche modo celebrative del fascismo. La Questura ha riferito che la manifestazione di ieri, durata circa un'ora, non era autorizzata.

"Si e' svolta questo pomeriggio la commemorazione dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana sepolti a Campo X al Cimitero Maggiore organizzata, congiuntamente, da Lealta' Azione-FederAzione e CasaPound Italia, alla quale hanno partecipato centinaia di militanti delle due associazioni": e' quanto si legge sulla pagina facebook di CasaPound.  



 "A seguito delle inutili ed ignobili polemiche sollevate dall'ANPI e dal Sindaco nei giorni precedenti al 25 aprile in merito alla commemorazione che, annualmente, si svolge a Campo X per ricordare gli oltre mille Caduti della RSI - si legge in una nota congiunta dei due movimenti caricata sul social network - abbiamo deciso di ricordarli in un'altra data simbolo per le nostre Comunita'"."Abbiamo cosi' scelto il 29 aprile, anniversario della morte di Carlo Borsani - sepolto al Campo X -, dell'ignobile massacro di piazzale Loreto e degli efferati assassinii avvenuti negli anni '70, per mano dell'antifascismo militante".    

"I nostri movimenti - conclude la nota - non hanno voluto prestarsi al circo mediatico che lasciamo volentieri a chi dei morti non ha il minimo rispetto. Abbiamo onorato e continueremo ad onorare e ricordare i nostri Caduti, a prescindere dai vergognosi e infami divieti che i soliti noti vorrebbero vedere imposti".  

Proprio l'Anpi di Milano e altre associazioni antifasciste avevano presentato un esposto al Prefetto e al questore e un appello al sindaco di Milano affinche' venisse vietata la manifestazione 'nazifascista' organizzata da qualche anno, nella giornata del 25 aprile, al cimitero Maggiore di Milano, invitando anche i milanesi a partecipare alla mobilitazione portando un fiore ai partigiani sepolti al campo della Gloria. La manifestazione effettivamente non si e' tenuta nel giorno della Liberazione ma ieri in maniera clandestina. 

La condanna del sindaco Sala: "Intervengano le autorità"
" Noi condanniamo fermamente questi gesti e queste provocazioni e continueremo a far tutto quanto e' in nostro potere per evitare iniziative del genere": lo afferma in una nota diffusa il sindaco di Milano Giuseppe Sala.    "Mi auguro che le autorita' competenti agiscano perche' la nostra Costituzione e le nostre leggi siano rispettate - sottolinea il primo cittadino -. E, soprattutto, mi auguro che la Milano democratica e antifascista, che ha fatto grande questa citta', non smetta mai di far la sua parte, nel solco dei valori della nostra Costituzione. Io la mia la faro' sempre".

Il sindaco ha chiesto "ufficialmente a tutte le forze presenti in Consiglio comunale una ferma condanna" della manifestazione. Per Sala è doveroso che la città esprima una condanna ufficiale. "Vedremo chi lo farà e chi no" ha detto.

Una manifestazione analoga si e' svolta a Cremona: una cinquantina di persone, comprese delegazioni provenienti dalla Spagna e dalla Francia, si sono radunate al cimitero per commemorare Roberto Farinacci, esibendosi con il saluto romano.    Il sindaco, in accordo con la Prefettura, aveva vietato la manifestazione.