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MONDO

Nuovo tassello nell'inchiesta sull'ex nunzio

Centomila filmini e foto hard, l'archivio segreto nel pc di Wesolowski

Arrestatato tre giorni fa, ora si cercano i complici del prelato. E il Papa ordina la sospensione di un altro vescovo in Paraguay

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Città del Vaticano
Oltre centomila file con foto e filmini pornografici: immagini scaricate da internet e fotografie che le stesse vittime, in genere ragazzini tra i tredici e diciassette anni, erano state costrette a scattare. "Un archivio segreto - scrive il Corriere della Sera - che  Monsignor Jozef Wesolowski teneva nascosto nel computer della Nunziatura di Santo Domingo". Sarebbe questo l’ultimo tassello dell’inchiesta sull’arcivescovo polacco di 66 anni arrestato tre giorni fa per volontà di papa Francesco dalla gendarmeria vaticana con l’accusa di pedofilia.

Ora l’indagine prosegue per scoprire chi siano gli altri complici. Nel capo di imputazione si parla di “reati commessi in concorso con persone ancora ignote” e gli atti dell’inchiesta fanno presupporre che gli inquirenti del Vaticano avrebbero già trovato alcuni elementi per arrivare alla loro identificazione. Il sospetto è che Wesolowski possa essere inserito in una rete internazionale ben più ampia di quella emersa sinora.

Ed è pugno duro del pontefice contro la pedofilia. Dopo all’arresto dell'arcivescovo il Papa ha rimosso  dalla diocesi di Ciudad del Este, in Paraguay, mons. Rogelio Ricardo Livieres Plano, dell'Opus Dei, nominando al suo posto come "amministratore apostolico" mons. Ricardo Jorge Valenzuela Rios.

A Livieres vengono attribuiti, tra l'altro, una strana conduzione del seminario, rapporti personali conflittuali con i fedeli e con gli altri vescovi, di aver dilapidato il patrimonio immobiliare della sua diocesi, e anche l'aver nominato suo vicario generale un sacerdote argentino, Carlos Urrutigoity, che era stato allontanato dalla diocesi di Scranton, in Pennsylvania, con l'accusa di abusi sui ragazzi. RIschia 10 anni di carcere.