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ITALIA

L'inchiesta

Omicidio Cerciello, trovate impronte di Natale Hjort dove fu scovato il coltello

Il giovane americano ha sempre negato di avere avuto a che fare con l'arma. Trovate sue impronte su pannello controsoffitto dove era nascosto il coltello 

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di Tiziana Di Giovannandrea
I Carabinieri del Ris hanno individuato impronte, sia palmari che digitali di Christian Gabriel Natale Hjort, dove fu trovato il coltello utilizzato come arma dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Il giovane è accusato di concorso con Finnegan Lee Elder (reo confesso) del delitto.

Le impronte sono state individuate su uno dei due pannelli del controsoffitto della camera dell'albergo dove i due alloggiavano. I pannelli furono rimossi per nascondere il coltello utilizzato da Elder per colpire nella notte del 26 luglio il vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. 

La scoperta delle impronte, che aggrava la posizione del giovane, è contenuta nella relazione dei Carabinieri del Ris depositata in vista dell'udienza del Riesame in programma per lunedì prossimo che dovrà decidere sull'istanza di scarcerazione del 19enne Christian Gabriel Natale Hjort.

Il pannello era stato prelevato nel corso dell'ultimo sopralluogo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, nell'hotel di Prati dove i due americani alloggiavano, a poche centinaia di metri dal luogo del delitto. Lì era stata trovata l'arma, un coltello con una lama da 18 centimetri con cui il vicebrigadiere era stato colpito per undici volte.

Secondo gli inquirenti si tratta di un dato importante in quanto Natale Hjort ha sempre negato di avere avuto a che fare con l'arma.

Inoltre dalla relazione dei Carabinieri del Ris che la Procura di Roma ha depositato in vista dell'udienza davanti al tribunale del Riesame risulta che, a seguito dell'esame delle immagini estrapolate dai cellulari sia di Finnegan Lee Elder che di Gabriel Christian Natale Hjorth, "emerge il profilo di due giovani che si dimostrano spavaldi e inclini alla sregolatezza". Nell'informativa si legge che le sequenze foto e video forniscono, secondo gli investigatori, "un ulteriore contributo a supporto dei gravi indizi di colpevolezza già emersi a carico" dei due giovani americani. In particolare, "oltremodo eloquenti appaiono le foto ed i video in cui sia Natale Hjorth sia Elder maneggiano, con padronanza ed assoluta disinvoltura, delle armi". Le immagini inoltre "dimostrano che entrambi hanno disponibilità di diverse sostanze stupefacenti e psicotrope".