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ECONOMIA

Il ministro del Lavoro al Forum Ambrosetti

Cernobbio, Poletti: "Vogliamo battere la precarietà"

Sulle pensioni il ministro parla di un sistema basato sulla flessibilità che consenta anticipazioni di uscita dal mondo del lavoro, ma - dice - "prima dobbiamo fare una discussione intorno al DEF e alla legge di stabilità". Sul Jobs Act: "La Cgil ha la sua idea ma ora dobbiamo produrre"

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Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti
Cernobbio (Como)
"Sconfiggere la precarietà". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenuto al workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il ministro non fa previsioni su quanto possano incrementarsi in futuro i posti di lavoro ma fornisce, tuttavia, un chiaro obiettivo: abbattere la precarietà per lasciare il posto a contratti a tempo indeterminato che possano garantire una stabilità ai lavoratori e, soprattutto, dare speranza ai giovani. E proprio il contratto a tempo indeterminato - ribadisce più volte il ministro - deve tornare ad essere il modo normale di assumere, vogliamo sconfiggere la precarietà". 

Pensioni, flessibilità che consenta anticipazioni in uscita
Cosa accadrà nel 2016 sulle pensioni, verranno introdotti i criteri di flessibilità? Per Poletti è troppo presto: "Prima dobbiamo fare una discussione intorno al DEF e alla legge di stabilità, definito il tema delle risorse le norme generali rimangono quelle, le opzioni possibili sono una flessibilità che consenta anticipazioni di uscita". Il titolare del Lavoro immagina la possibilità di un'uscita anticipata che possa promuovere nuova occupazione per i giovani. "E' intuitivo che se per quattro anni si blocca il sistema, quelli che devono entrare hanno meno possibilità, il turn over - conclude - può essere più veloce o più lento ma la mancanza di rotazione ha le sue conseguenze".

"Sul Jobs Act la Cgil ha sua idea ma ora dobbiamo produrre"
Sul Jobs Act il ministro Poletti parla dell'atteggiamento della Cgil nei confronti della riforma del lavoro."La Cgil - dice - esprime le proprie valutazioni", ma ora "l'Italia deve togliersi dall'idea che il su futuro è nel difendersi, il suo futuro è nel creare, nel produrre, nel promuovere e nel dare opportunità". Poletti sottolinea che "dobbiamo combattere le rendite e promuovere le opportunità" anche perché "veniamo da 20 anni in cui la parola fondamentale era difendersi".