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ITALIA

Cgil, Cisl e Uil in piazza anche per i giovani: dategli lavoro

Ultimatum dei sindacati a Renzi: cambiate la Fornero

"Uno dei problemi del sistema previdenziale - ha spiegato la leader della Cgil Susanna Camusso - è che noi non abbiamo una separazione seria tra le politiche di assistenza e di previdenza". E Furlan (Cisl) attacca:" le risorse vanno reperite dalla lotta all'evasione, agli sperperi, alla corruzione". Mentre Barbagallo (Uil) ricorda: "Un anno fa il ministro Poletti aveva detto che la Fornero aveva creato disagio sociale e immediatamente gli avevamo chiesto di aprire un tavolo di discussione, ma stiamo ancora aspettando" 
 

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"Le pensioni devono cambiare radicalmente, deve cambiare la norma per quel che riguarda la costruzione di una previdenza per i giovani, quindi la possibilità non di immaginarsi un futuro da poveri, ma di persone che nella loro vita lavorativa metteranno insieme una condizione civile di pensione". Lo ha sottolineato la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso parlando della necessità di cambiare la norma sulle pensioni, a margine della manifestazione sulle pensioni promossa dalle tre sigle sindacali. "Deve cambiare il rapporto coi singoli lavori - ha aggiunto Camusso - non si può usare una media indefinita per cui sarebbe lo stesso lavorare su un'impalcatura o in un ufficio".

Per la leader della Cgil "ci vuole una relazione con la faticosità del lavoro come ci vuole una relazione con l'inizio dell'attività lavorativa. Chi va a lavorare a 15 anni - ha proseguito - non può immaginare che lavora un numero di anni infinito, così come bisogna costruire un sistema solidale: chi ha avuto anche troppo da questo sistema, deve essere disponibile a dedicarlo a una solidarietà interna che punti a fare della pensione ciò che è sempre stato ossia
la condizione di una vecchiaia delle persone dopo una vita di lavoro". 

"Uno dei problemi del sistema previdenziale - ha spiegato ancora Camusso - e dei numeri che vengono ogni volta ripubblicati, è che noi non abbiamo una separazione seria tra le politiche di assistenza e di previdenza".

"Quelle di previdenza - ha continuato la leader della Cgil - sono quelle che riguardano i contributi versati dai lavoratori e devono avere una loro dinamica che riguarda il lavoro, poi ci sono gli istituti di assistenza sui quali bisogna essere molto attenti sulla gestione ma anche smettere di pensare che l'unica strategia è di tagliare le risorse in basso e rendere sempre piu' povero questo paese".

La Camusso ha inoltre ribadito la necessità di "riscrivere lo statuto dei lavoratori attraverso un'iniziativa popolare". E spiega: "Abbiamo fatto una campagna di assemblea alla quale hanno partecipato anche gli iscritti alle altre organizzazioni. La nostra proposta la offriamo a tutte le forme di organizzazione del lavoro e a tutto il dibattito del Paese. Questo è il luogo in cui tutti possono partecipare".



Barbagallo: tremila posti a rischio specie al sud 
"L'Italia sta diventando un Paese in estinzione perchè fuggono i giovani e gli anziani. Gli anziani che con pensioni da fame non possono più resistere e i giovani che non trovano lavoro" ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, concludendo a Napoli la manifestazione contro la legge Fornero promossa da Cgil, Cisl, Uil. "Quando va via un ricercatore che è costato alla collettività e alle famiglie 800mila euro - ha aggiunto Barbagallo - se lo regaliamo agli Stati europei piangiamo con un occhio perchè è sempre Europa, ma se lo regaliamo agli Stati Uniti, al Giappone, alla Cina, all'India piangeremo lacrime amare perch è saranno i nostri competitori del futuro. E allora bisogna cambiare la Fornero".

"Un anno fa il ministro Poletti aveva detto che la Fornero aveva creato disagio sociale e immediatamente gli avevamo chiesto di aprire un tavolo di discussione, ma stiamo ancora aspettando. Oggi da tutte le piazze gridiamo che è ora di smettere, non possiamo aspettare più. Migliaia di lavoratori sono esodati, in attesa di avere una pensione decente".



Furlan: basta annunci, iul governo prenda delle decisioni
Il governo continua, sul sistema previdenziale, a fare "annunci ed auspici", ma così "non si cambiano le leggi che si cambiano solo con un confronto serio con le parti sociali". E' la critica formulata dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel comizio conclusivo della manifestazione sindacale a Roma, conclusa a piazza Santi Apostoli. 

"Non ci servono buone intenzioni - ha detto Furlan riferendosi alle dichiarazioni del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso del Question Time di giovedì al Senato - ma una proposta del governo che finora non è stato in grado di formulare". "Siamo gia' abbondantemente in ritardo - ha insistito Furlan - il governo deve convocare il tavolo domani, perche' la situazione è diventata insopportabile".

Furlan ha chiesto all'Esecutivo e al Parlamento di "rimuovere immediatamente" la Legge Fornero, perchè "è sbagliata". In Italia - ha spiegato - si va in pensione fino a 70 anni "più tardi di tutti i Paesi europei e questo - ha aggiunto - non possiamo tollerarlo". 

A chiedere un cambiamento del sistema previdenziale non solo i sindacati - ha affermato Furlan - ma anche le imprese "che hanno bisogno di innovare, perchè l'innovazione non si fa con lavoratori in età avanzata"; ma lo chiedono soprattutto i giovani che non hanno un lavoro nè prospettive per il futuro. "E' inaccettabile - ha dichiarato - un sistema di calcolo per cui i giovani sanno già che saranno dei pensionati poveri". Cgil, Cisl e Uil hanno formulato una proposta di riforma complessiva e l'hanno discussa nei posti di lavoro: ora - ha concluso la leader della Cisl - "manca all'appello la proposta del governo; le risorse vanno reperite dalla lotta all'evasione, agli sperperi, alla corruzione. I soldi possono essere trovati senza penalizzare ancora i lavoratori". 

Poletti sulla flessibilità: "Mi auguro che ci siano le condizioni per cui, nella legge di stabilità,  questo tema possa trovare la sua risposta"
"Mi auguro che ci siano le condizioni per cui, nella legge di stabilità per il 2017, questo tema possa trovare la sua risposta", ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti. Il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti mette in evidenza invece come i margini siano strettissimi, se non chiusi ("Aumentiamo di 30 miliardi le tasse alle imprese, ai lavoratori e a chi in pensione c'è già? Basta demagogia da quattro soldi").

Salvini: manifesta nel paese della Fornero per dire 'no a una legge infame'
Intanto il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, è andato nel paese natale dell'ex ministra, San Carlo Canavese, in provincia di Torino, per dire ancora una volta no a una legge che definisce "infame".