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MONDO

Parigi

Charlie Hebdo, un anno dopo. Hollande scopre lapide per vittime. Moglie agente ucciso fa denuncia

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Il presidente francese, Francois Hollande, al fianco del sindaco Anne Hidalgo, ha scoperto questa mattina una lapide "alla memoria delle vittime dell'attentato terroristico contro la libertà d'espressione perpetrato nei locali di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015". La targa è stata apposta a rue Nicolas Appert, dove sorgeva la sede del giornale. Sulla lapide si leggono i nomi delle vittime in ordine alfabetico: "Frédéric Boisseau, Franck Brinsolaro, Cabu, Elsa Cayat, Charb, Honoré, Bernard Maris, Mustapha Ourrad, Michel Renaud, Tignous, Georges Wolinski". Alla cerimonia, dopo la quale è stata deposta una corona di fiori ed è stato osservato un minuto di silenzio, hanno partecipato i familiari delle vittime, il primo ministro Manuel Valls, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve e la ministra della Cultura, Fleur Pellerin.

Charlie Hebdo: un anno dopo moglie agente ucciso fa denuncia
Un anno dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo, la moglie di Franck Brinsolaro, il poliziotto adibito alla protezione del direttore del periodico, Charb, ha deciso di presentare una denuncia contro ignoti per "omicidio colposo aggravato". Lo scrivono i quotidiani regionali L'Eveil Normand e Normandie-actu. La donna, Ingrid Brinsolaro, è attualmente direttore della prima delle due testate. Brinsolaro era da due anni addetto alla protezione di Stephane Charbonnier, che si firmava Charb sul settimanale satirico nel mirino dei terroristi. Entrambi sono stati assassinati il 7 gennaio - insieme con altre 10 persone - dai fratelli Kouachi durante la riunione di redazione. La moglie dell'agente afferma ora di voler capire perché il marito "non ha avuto i mezzi per difendersi e per difendere le persone che doveva proteggere". Il suo avvocato ha presentato il 4 gennaio la denuncia al procuratore della Repubblica. Vi si ravvisano, fra l'altro, "due fatti inquietanti" che attestano "mancanze da parte della direzione della sicurezza interna" francese: il mancato rafforzamento del dispositivo di protezione di Charbonnier dopo la pubblicazione di minacce contro la sua persona e la mancata trasmissione alle autorità competenti di un rapporto che attestava minacce contro il giornale nell'ottobre 2014.

Cazeneuve si difende, "sventati 6 attentati"
Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha difeso oggi - ai microfoni di RTL - l'azione dello stato francese contro la minaccia terroristica dopo la notizia della denuncia da parte della vedova del poliziotto che assicurava la protezione del direttore di Charlie Hebdo, Charb. A un anno dall'attentato, Cazeneuve ha detto che una commissione d'inchiesta sugli attentati di novembre a Parigi e Saint-Denis, come chiesto dal deputato dell'opposizione di destra, Bruno Le Maire, farebbe emergere "la più grande determinazione" del governo contro il terrorismo. "Siamo di fronte a una crisi eccezionale - ha detto il ministro - e di fronte a una minaccia che resta a livello molto elevato". Cazeneuve ha precisato che dal 2013 sono state "smantellate 18 filiere di reclutamento situate su tutto il territorio nazionale", sono stati "arrestati 11 gruppi di individui che si apprestavano a commettere attentati e, dalla scorsa primavera, sono stati sventati sei attentati".