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MONDO

Coronavirus

Cina, primo contagiato non era stato al mercato di Wuhan. Oms si corregge: rischio globale "elevato"

L'ultimo bollettino parla di 81 morti - tra cui il primo a Pechino - e quasi tremila contagiati. Prorogate le festività in Cina, si tornerà a lavoro con tre giorni di ritardo. Conte: in Italia misure di tutela all'avanguardia. Usa: riconsiderare viaggi

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Il primo caso di infezione da coronavirus 2019-nCoV risale al primo dicembre e la persona infettata non era stata al mercato ittico di Wuhan. E' quanto emerge dalla ricostruzione delle prime fasi dell'epidemia pubblicata sulla rivista The Lancet e segnalata dalla rivista Science sul suo sito. Dei primi 41 casi esaminati dal gruppo di ricerca cinese guidato da Chaolin Huang, dell'ospedale JinYin-tan di Wuhan, 27 (pari al 66%) erano stati al mercato a partire dal 10 dicembre.

Pechino ha deciso di prorogare le festività per il Capodanno cinese di tre giorni fino al 2 febbraio, come parte delle misure del governo per combattere l'epidemia di polmonite virale. Inizialmente i cinesi sarebbero dovuti tornare a lavorare venerdì 31 gennaio, dopo sette giorni festivi che si traducono in centinaia di milioni di viaggi in tutta la Cina. "Questa misura è stata presa per ridurre gli assembramenti e fermare la diffusione dell'epidemia", ha detto il governo cinese in un comunicato. Il periodo di ferie per il capodanno cinese è stato prorogato per "limitare i movimenti della popolazione", hanno affermato i media statali.

769 nuovi casi in 24 ore, 2.835 i contagi.  Decessi saliti a 81 
La commissione nazionale di sanità cinese ha reso noto che sono stati registrati 769 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, fino alla mezzanotte di domenica. I decessi legati sono intanto saliti a quota 81,mentre i casi accertati dell'infezione in Cina ammontano a 2.835, secondo l'ultimo bollettino fornito dalla tv statale Cctv, aggiornato alle 18:00 locali (le 11:00 in Italia), in base alle comunicazioni delle autorità sanitarie.

Premier in visita a Wuhan 
Il premier Li Keqiang, "incaricato dal presidente Xi Jinping", è da a Wuhan, epicentro dell'epidemia. Secondo i media ufficiali, Li, a capo di "una delegazione di alto livello", ha visitato pazienti e medici ascoltando e dando istruzioni sulla gestione dell'emergenza. "State facendo tutto il possibile per salvare vite e mentre lo fate dovete proteggere le vostre", ha detto Li al personale del Jinyintan hospital, indossando camice blu e mascherina a coprire naso e bocca.

Il virus ha costringendo le autorità di Pechino a ulteriori restrizioni, come il divieto di commercio di animali selvatici, da cui ha avuto origine la malattia. La Mongolia ha chiuso le frontiere stradali con la Cina per il rischio di diffusione del nuovo coronavirus. Per lo stesso motivo è stata decisa la chiusura delle scuole.

Il contagio, tra l'altro, è arrivato fino a Toronto. L'assistente di volo, ricoverata sabato sera in ospedale a Vienna, non ha contratto il coronavirus. Nel frattempo nella capitale austriaca si registra però un secondo caso sospetto. Si tratta di una cittadina cinese, che vive a Vienna, e che recentemente è stata in ferie nella zona colpita dal virus. La donna è stata ricoverata in isolamento con sintomi influenzali. 

Usa: riconsiderare viaggi nel Paese
Il Dipartimento di Stato americano ha esortato a "riconsiderare viaggi" in Cina a causa della nuova epidemia di coronavirus "identificato per la prima volta in Wuhan". "Le autorità cinesi hanno registrato migliaia di casi in tutto il Paese. Alcune aree hanno un rischio maggiore", ha aggiunto la nota del Dipartimento di Stato che segnala un'allerta di livello tre.

Inoltre, le autorità sanitarie statunitensi hanno reso noto oggi che negli Usa ci sono 110 pazienti in osservazione, di cui 32 già risultati negativi e 5positivi. I casi  confermati sono stati registrati negli stati di Washington, Illinois, Arizona e California. In quest'ultimo si tratta di due pazienti di ritorno da Wuhan, Cina, epicentro dell'epidemia. Le informazioni sono state fornite ai giornalisti da Nancy Messonnier, responsabile per le malattie respiratorie presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).

Conte: in Italia misure di tutela all'avanguardia 
Contro il coronavirus "siamo prontissimi. L'Italia in questo momento è il Paese che ha adottato misure cautelative all'avanguardia rispetto agli altri, misure incisive. Tutti i protocolli" sono in campo. Lo dice il premier Giuseppe Conte ospite di "Otto e mezzo" in merito all'emergenza coronavirus, assicurando che con il ministro della Salute Roberto Speranza c'è un "costante aggiornamento".

Primo caso sospetto in Africa 
Le autorità della Costa d'Avorio stanno effettuando controlli per un sospetto contagio da coronavirus che, se confermato, sarebbe il primo nel continente africano. Lo rendono noto i media locali citando il ministero della Sanità. Si tratta di uno studente ivoriano di rientro da Pechino.

Oms: rischio a livello globale è elevato
Oggi l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è "elevato", ammettendo un errore nei suoi precedenti rapporti in cui riferiva che il rischio fosse "moderato". L'ultimo rapporto dell'organismo Onu, diffuso domenica sera, ha rilevato un rischio "molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale". In una nota aggiunge che nelle comunicazioni dei giorni precedenti era stato detto "erroneamente" che il rischio era "moderato", ha spiegato la portavoce Fadela Chaib.

Prima vittima a Pechino, 8 nuovi contagiati
La città di Pechino registra il suo primo morto per il coronavirus di Wuhan: lo riferisce la Commissione sanitaria municipale, aggiungendo in una nota che sono 8 i nuovi casi di contagio registrati oggi, portando il totale a quota 80. La vittima, di 50 anni, si era recata a Wuhan l'8 gennaio. Dopo il rientro a Pechino il 15 gennaio, gli era stata diagnosticata la polmonite atipica il 22 gennaio.