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SPETTACOLO

Stasera si chiude la rassegna

Berlino: Cenerentola, la favola rivive con Branagh

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Quale modo migliore per chiudere il Festival che con una favola? Cenerentola, la favola delle favole nel remake di Kenneth Branagh per la Walt Disney è l'ultimo film presentato alla 65/ma Berlinale, che si chiude stasera con gli Orsi d'oro. Il film dello specialista inglese di Shakespeare è fuori concorso e, dopo tanti film impegnativi, è stato accolto da scrosci di applausi. A Berlino era stato presentato peraltro nel 1951 anche il leggendario film animato Cenerentola della Walt Disney e aveva vinto l'Orso d'oro per l'animazione.

La celebre favola dei Fratelli Grimm rivive ora con un cast stellare, scenografie favolose di Dante Ferretti e costumi opulenti di Sandy Powell. Cate Blanchett, nei panni della matrigna cattiva, è una magnifica strega. Helena Bonham-Carter una sublime fatina, adorabili Cenerentola (Lily James) e il bel principe (Richard Madden). Il superpremiato svedese Stellan Skarsgard recita un intrigante consigliere del re.

Nelle sale italiane arriverà il 12 marzo. Brillante la sceneggiatura di Chris Weitz, mozzafiato le scene davvero fiabesche per fasto e colori. Il gatto persiano della matrigna si chiama naturalmente Lucifero e come tale si comporta, le due sorelle sono perfide e bruttine come da copione, e Ella, orfana di madre e padre, è in balia di matrigna e sorellastre che scoppiano di invidia e la vessano, e la chiamano Cenerentola (dalla cenere nel camino). Ma lei è buona d'animo e fa tesoro degli insegnamenti della madre: "Sii coraggiosa e gentile",  "guarda il mondo non come e' ma come potrebbe essere".

Il finale è noto: la zucca che si trasforma in carrozza, il ballo col principe è anche l'ora di Cupido, la fuga a mezzanotte in tempo perché poi l'incantesimo finisce. Nella corsa Cenerentola si perde la scarpina di vetro, una fortuna per il principe perché solo così potrà ritrovare l'amata. Nel finale, nessuna voce fuori campo annuncia che i due vivranno felici e contenti per il resto della vita: non ce n'è bisogno, lo spettatore lo sa già.

Con Cenerentola si è chiusa la panoramica dei film presentati alla Berlinale (19 quelli in concorso). Ieri è stata la volta anche del film vietnamita 'Big father, small father', di Phan Dang Di, una storia ambientata a Saigon con intreccio di droga, prostituzione, omosessualità e il fenomeno della sterilizzazione maschile. Dall'Asia sono stati presentati altri due film, quello cinese 'Gone with the bullets', di Jiang Wen, e quello giapponese 'Chasuke's journey' di Sabu. Secondo il toto scommesse, pero' nessuno dei tre film dall'Oriente avrebbe chance di vincere l'Orso d'oro.