SPETTACOLO
Cinema
Cannes, Ken Loach vince la Palma d'oro con "I, Daniel Blake"
"I, Daniel Blake", diretto dal regista inglese Ken Loach, ha vinto la Palma d'Oro al 69° Festival di Cannes. Il film segue il percorso kafkiano di un disoccupato costretto a chiedere assistenza sociale e punta il dito sul welfare inglese e il suo ingarbugliato sistema burocratico. Per Loach, che compirà 80 anni tra meno di un mese, si tratta di un bis, dopo la Palma d'Oro vinta esattamente dieci anni fa con "Il vento che accarezza l'erba".
Loach è l'ottavo regista ad aver vinto due volte a Cannes dopo lo svedese Alf Sjöberg (1946, 1951), lo statunitense Francis Ford Coppola (1974, 1979), il giapponese Shohei Imamura (1983, 1997), il serbo Emir Kusturica (1985, 1995), il danese Bille August (1988, 1992), i belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne (1999, 2005) e l'austriaco Michael Haneke (2009, 2012).
Il Gran Premio della Giuria va al canadese Xavier Dolan per "Juste la fin du monde".
Miglior attore è l'iraniano Shahab Hosseini per "Forushande", diretto da Asghar Farhadi. Il regista firma anche la migliore sceneggiatura.
Migliore attrice la filippina Jaclyn Jose per "Ma' Rosa", di Brillante Mendoza.
Ex aequo il premio per la migliore regia che va al romeno Cristian Mungiu per "Bacalaureat" e al francese Olivier Assayas per "Personal Shopper".
Premio della giuria alla regista inglese Andrea Arnold per "American Honey".
La cerimonia è stata aperta dalla consegna della Palma d'oro d'onore all'attore francese Jean-Pierre Léaud, che ha voluto ricordare il suo legame speciale con François Truffaut.
Premio Camera d'Or per la migliore opera prima a "Divines" di Houda Benyamina, dalla Quinzaine des Réalisateurs.
'Timecode' dello spagnolo Juanjo Giménez vince la Palma d'Oro per il miglior cortometraggio.
Loach è l'ottavo regista ad aver vinto due volte a Cannes dopo lo svedese Alf Sjöberg (1946, 1951), lo statunitense Francis Ford Coppola (1974, 1979), il giapponese Shohei Imamura (1983, 1997), il serbo Emir Kusturica (1985, 1995), il danese Bille August (1988, 1992), i belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne (1999, 2005) e l'austriaco Michael Haneke (2009, 2012).
Il Gran Premio della Giuria va al canadese Xavier Dolan per "Juste la fin du monde".
Miglior attore è l'iraniano Shahab Hosseini per "Forushande", diretto da Asghar Farhadi. Il regista firma anche la migliore sceneggiatura.
Migliore attrice la filippina Jaclyn Jose per "Ma' Rosa", di Brillante Mendoza.
Ex aequo il premio per la migliore regia che va al romeno Cristian Mungiu per "Bacalaureat" e al francese Olivier Assayas per "Personal Shopper".
Premio della giuria alla regista inglese Andrea Arnold per "American Honey".
La cerimonia è stata aperta dalla consegna della Palma d'oro d'onore all'attore francese Jean-Pierre Léaud, che ha voluto ricordare il suo legame speciale con François Truffaut.
Premio Camera d'Or per la migliore opera prima a "Divines" di Houda Benyamina, dalla Quinzaine des Réalisateurs.
'Timecode' dello spagnolo Juanjo Giménez vince la Palma d'Oro per il miglior cortometraggio.