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SPETTACOLO

Spagna

Cinema, film romeno "Blue moon" vince il 69° Festival di San Sebastián

Premiato l'esordio di Alina Grigore in un palmarès al femminile

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La regista Alina Grigore (sin.) e la produttrice Gabi Sucio di "Blue moon" (Ansa)
Il romeno "Blue moon", diretto dall'esordiente Alina Grigore, ha vinto la Conchiglia d'oro al 69° Festival internazionale di San Sebastián. Il film racconta l'evoluzione psicologica di una giovane che sogna di fuggire da un contesto familiare violento in provincia che le impedisce di cominciare una nuova vita a Bucarest.

E' il verdetto della giuria formata dalla regista georgiana Déa Kulumbegashvili (presidente), con l'attrice spagnola Susi Sánchez, le registe Maite Alberdi (Cile) e Audrey Diwan (Francia, recente vincitrice del Leone d'oro) e il produttore statunitense Ted Hope. 

Premio speciale della giuria a "Earwig", diretto dalla francese Lucile Hadžihalilović e girato in inglese. La regista aveva vinto lo stesso premio a San Sebastián nel 2015 con "Evolution".

Conchiglia d'argento per la regia all'esordiente danese Tea Lindeburg per "As in heaven".

Conchiglia d'argento per l'interprete protagonista ex-aequo alla giovane danese Flora Ofelia Hofmann Lindahl, per "As in heaven", e alla statunitense Jessica Chastain, per "The eyes of Tommy Faye", diretto da Michael Showalter.

Conchiglia d'argento per l'interprete non protagonista al cast di "Quién lo impide", di Jonás Trueba, unico dei quattro film spagnoli in concorso ad entrare nel palmarès. Ottiene anche il premio Fipresci della critica internazionale.

Premio della giuria per la sceneggiatura al britannico "Benediction", scritto e diretto da Terence Davies.

Premio della giuria per la fotografia alla francese Claire Mathon per "Undercover" (Fra), di Thierry De Peretti.

I premi alla carriera sono stati attribuiti a Marion Cotillard e Johnny Depp.

Nella sezione "New Directors", dedicata alle opere prime o seconde, vince il russo "Unwanted", per la regia di Lena Lanskih, mentre in "Horizontes Latinos", per le produzioni latinoamericane, si impone "Noche de fuego", di Tatiana Huezo (El Salvador-Messico).