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MONDO

Il presidente cinese Xi sarà in Francia il 29 e il 30 novembre

Clima. A Parigi nessuna concessione da parte della Cina

Per il governo cinese il vertice consentirà di "limare le differenze" tra le misure già sul tavolo. "Alla conferenza di Parigi - ha detto il viceministro degli Esteri Zhenmin - non si tratta di presentare nuove proposte, si devono ridurre le differenze e raggiungere un accordo sulla base delle proposte esistenti"

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Il presidente cinese Xi Jinping (Getty)
Pechino
Nessuna nuova concessione da parte della Cina al tavolo dei negoziati di Parigi. Il presidente Xi Jinping sarà in visita in Francia il 29 e 30 novembre prossimi per partecipare alla cerimonia di apertura della Conferenza sui Cambiamenti Climatici, ma non ci sarà nessuna apertura. La Cina, seconda economia mondiale e principale responsabile del surriscaldamento climatico, si era impegnata nel novembre scorso durante la visita a Pechino del presidente americano, Barack Obama, a limitare le emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra a un livello massimo "intorno al 2030".

Un impegno che comunque lasciava intendere almeno un altro decennio di crescenti emissioni e che comunque ha mostrato le corde quando, qualche settimana fa, la Cina ha pubblicato nuove cifre di consumo del carbone che indicavano che il Paese ha bruciato un 17% in più di carbone all'anno dal 2000, per cui ha emesso quasi un altro miliardo di tonnellate annue di diossido di carbonio, rispetto a quello che si era calcolato finora.

Si calcola che il gigante asiatico abbia rilasciato tra i 9 e 10 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nel 2013, quasi il doppio che gli Usa e in tutto due volte e mezza l'intera Unione Europea. Il governo cinese ha sottolineato oggi che il vertice sul clima di Parigi non vedrà nuove proposte, ma consentirà di "limare le differenze" tra le misure già sul tavolo, un accordo che comunque Pechino auspica sia vincolante. "Alla conferenza di Parigi non si tratta di presentare nuove proposte, si devono ridurre le differenze e raggiungere un accordo sulla base delle proposte esistenti. La chiave del successo sta nell'incontrarsi a metà strada", ha detto un viceministro degli Esteri, Liu Zhenmin, nel corso di una conferenza stampa a Pechino.

Il 30 novembre, ossia il primo giorno di summit, il presidente americano Obama, incontrera' il Presidente cinese Xi Jinping e il premier indiano Narendra Modi. L'obiettivo è quello di lanciare "un forte messaggio al mondo
sul loro forte impegno sui cambiamenti climatici". Nei giorni successivi, il presidente cinese sarà prima impegnato in una visita di Stato in Zimbabwe, su invito del presidente, Robert Mugabe, il 1 e il 2 dicembre, e successivamente in Sudafrica, dove sarà in visita dal 2 al 5 dicembre prossimo e durante la quale parteciperà al Forum per la Cooperazione tra Cina e Africa di Johannesburg.