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MONDO

Conferenza delle Parti

Clima, al via la COP24 a Katowice. L'invito a una "azione urgente"

I rappresentanti di circa 200 Paesi hanno avviato due settimane di negoziati per dare nuova linfa all'accordo di Parigi sul clima. Onu: "Mai così grave" la minaccia posta dai cambiamenti climatici. Greenpeace: "Abbiamo solo 12 anni per salvare il clima del nostro Pianeta" 

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Al via a Katowice, in Polonia, la Conferenza delle Parti promossa dalle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP24). I rappresentanti di circa 200 Paesi, sotto la pressione dell'allarme lanciato dagli scienziati, hanno avviato due settimane di negoziati mirati a ridare nuova linfa all'accordo di Parigi sul clima.

In un raro intervento, i presidenti dei precedenti summit Onu sul clima hanno emesso una dichiarazione congiunta invitando gli Stati a intraprendere "un'azione decisiva per affrontare queste minacce urgenti". "Gli impatti del cambiamento climatico sono sempre più duri da ignorare", recita la dichiarazione, di cui AFP ha ottenuto una copia. Il presidente uscente della COP23, il primo ministro delle Fiji Frank Bainimarama, ha passato il testimone al successore polacco Michal Kurtyka, che presiederà questa 24esima conferenza dell'Onu.  

Onu: "mai così grave" la minaccia posta dai cambiamenti climatici 
La minaccia posta all'umanità dai cambiamenti climatici "non è mai stata più grave" e deve spingere la comunità internazionale "a fare molto di più". E' quanto ha detto il Segretario esecutivo della Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Patricia Espinosa, aprendo i lavori della conferenza Onu sul Clima che si riallaccia a quella di Parigi del dicembre 2015. "L'impatto dei cambiamenti climatici non è mai stato più grave. Questo ci dice che dobbiamo fare molto di più. La COP24 deve renderlo possibile", ha detto Espinosa in un comunicato. 

Greenpeace: non ci sono più scuse, bisogna agire 
Non ci sono più scuse, il pianeta brucia ed è ora di agire". Lo afferma Greenpeace in apertura del Summit sul clima in Polonia: "Abbiamo solo dodici anni per salvare il clima del nostro Pianeta. Per questo il Summit di Katowice non può che avere obiettivi ambiziosi", sottolinea l'organizzazione. "Questo è un momento cruciale per tutti noi, un vero e proprio test per l'umanità - dichiara Jennifer Morgan, Direttrice Esecutiva di Greenpeace International -. A Katowice i leader di tutti i Paesi del mondo devono sfidarsi a guardarsi in faccia e affermare di essere al fianco di tutti noi. Quelli che non lo faranno saranno condannati dalla Storia e ne dovranno render conto. Alla CoP24, i governi devono agire e impegnarsi, entro il 2020, ad allineare i loro piani nazionali sul clima all'obiettivo di mantenere l'incremento delle temperature entro 1,5°C". La scienza del clima "ci dà ancora speranze, ma il tempo per le chiacchiere è finito da un pezzo", sottolinea Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia 

L'allerta degli scienziati
Quest'anno, ricorda Greenpeace, "il Summit sul Clima arriva sulla scia di avvertimenti chiarissimi lanciati dal Panel di scienziati dell'ONU sul Clima (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC), dall'Organizzazione Meteorologica Internazionale (WMO) e dal Piano Ambientale dell'ONU (UNEP): se l'incremento delle temperature dovesse continuare al ritmo corrente, il riscaldamento climatico dovrebbe superare la soglia di 1,5°C tra il 2030 e il 2052: ciò rende assolutamente urgente il taglio delle emissioni di gas serra". I capi di Stato di 18 Paesi europei, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricorda Greenpeace, hanno dunque "firmato un appello che chiede a tutti i Paesi di rivedere i loro piani nazionali sul clima, alla luce delle ultime evidenze scientifiche".