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MONDO

L'obiettivo è raggiungere un accordo già nel 2015

Cambiamenti climatici. Al via vertice Onu, dopo marce da Roma a Wall Street. Verso accordo Piano B?

Dopo le proteste a Wall Street (GUARDA FOTO) da parte degli ambientalisti (e quelle di altre capitali nel mondo - GUARDA FOTO ROMA) oggi tocca ai potenti parlare di clima. Attesa per l'intervento del premio Nobel per la Pace Al Gore. Tra i 120 capi di governo, anche il premier Renzi. Si cerca l'accordo per un cosiddetto Piano B che riduca l'emissione gas dal 2015

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“Spero che l’incontro sia un punto di svolta per arrivare a un significativo accordo sul clima universale”. A parlare è il Segretario Generale dell’Onu Bank Ki moon che oggi a New York, assieme a 120 capi di governo, darà il via al vertice Onu nel quale verranno affrontate le principali sfide riguardanti i cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo di riduzione delle emissioni già nel 2015, a Parigi. A volere fortemente l’incontro è stato lo stesso Ban Ki Moon “ c’è bisogno di una leadership di governo  - ha dichiarato il Segretario Generale dell’Onu  - che limiti l’aumento della temperatura globale e guidi il mondo verso un accordo sul clima significativo”.

Tra gli interventi più attesi del vertice, quello del premio Nobel per la Pace ed ex  vice presidente degli Stati Uniti, Al Gore,  e dell’attore Leonardo Di Caprio in veste di messaggero di pace dell’Onu. Assente, invece, il presidente Xi Jinping nonostante la Cina abbia per la prima volta superato per emissioni inquinanti pro-capite l’Europa, mentre l'output complessivo della CO2 cinese supera quello di Ue e Stati Uniti messi insieme. Per l’Italia ci saranno il premier Matteo Renzi e il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti.

Non solo, però, personalità di spicco. Per migliorare le condizioni del nostro clima, anche molti dirigenti di imprese stanno facendo la loro  parte. “ Raggiungeremo la carbon neutralità - ha fatto sapere l’amministratore delegato di Enel,  Francesco Starace  - entro il 2015”. Non si tira indietro neanche il colosso svedese Ikea, “ abbiamo messo da parte 1,5 miliardi di euro - ha dichiarato Peter Agnefjall,  presidente e amministratore delegato del gruppo -  come primo passo per produrre la stessa quantità di energia che consumiamo”. Una consapevolezza, quella dei problemi che affliggono il nostro clima, che è sentita quindi non solo a livello politico ma anche industriale.

Il vertice Onu segue le manifestazioni degli ambientalisti che ieri  hanno riempito le strade di  New York . Un sit-in simbolico si è svolto a Wall Street, contro il ruolo del ‘big business’ nel cambiamento climatico. “Il capitalismo distrugge il Pianeta”, una delle frasi urlate dai manifestanti scesi in strada ieri.