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AMBIENTE

Katowice

Clima, Cop24 adotta le regole per l'attuazione dell'accordo di Parigi. Senza nuove ambizioni

Nessun nuovo impegno di raggiungere obiettivi riduzione gas serra. Greenpeace ai governi: dimostrate di aver ascoltato le richieste che arrivano dalla società. Deciso intanto il paese che ospiterà il summit 2019: in Cile dopo la rinuncia di Brasile e Costa Rica

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I delegati provenienti da circa 200 paesi riuniti al COP24 di Katowice hanno adottato oggi le regole per l'attuazione dell'accordo di Parigi contro il riscaldamento globale. La conferenza sul clima, che si è conclusa oltre 24 ore dopo l'orario previsto, non ha tuttavia portato nuovi impegni da parte degli Stati per il rispetto degli obiettivi di riduzione del gas serra.

I Paesi che avevano siglato l'accordo di Parigi nel 2015 hanno concordato che aggiorneranno i rispettivi piani climatici entro il 2020 mentre il vertice Onu sul clima del 2019 sarà l'occasione per i capi di Stato di dimostrare di voler rafforzare gli sforzi entro il 2020.

Il 'Rulebook', ovvero il regolamento che è stato firmato, rende operativo l'accordo di Parigi e mette tutti i paesi incondizioni di parità nel rendere conto sull'azione in campo per contenere il global warming.   I paesi più ricchi hanno concordato di aumentare i finanziamenti  per il clima, con l'obiettivo di offrire maggiore fiducia ai paesi vulnerabili. Si è inoltre deciso che la Cop25 si terrà in Cile nel 2019, con un pre-Cop in Costa Rica.

Greenpeace: "Governi accelerino azioni per ridurre gas serra"
"Nonostante solo due mesi fa l'Ipcc abbia lanciato un chiaro allarme, affermando che restano a disposizione solo dodici anni per salvare il clima del Pianeta, la Cop24 di Katowice si è conclusa oggi senza nessun chiaro impegno a migliorare le azioni da intraprendere contro i cambiamenti climatici. Se è vero che la Cop24 ha approvato un regolamento relativo all'applicazione dell'accordo di Parigi, a dispetto delle attese non è stato raggiunto alcun impegno collettivo chiaro per migliorare gli obiettivi di azione sul clima, i cosiddetti Nationally Determined Contributions (Ndc)".

Greenpeace esorta i governi ad "accelerare immediatamente le azioni volte a ridurre le emissioni di gas serra e a dimostrare di aver ascoltato le richieste che arrivano dalla società. Il rapporto del IPCC è un campanello d'allarme che richiede azioni urgenti all'altezza delle minacce".   Secondo l'organizzazione ambientalista, questa Cop ha confermato l'irresponsabile distanza tra i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e coloro che continuano a bloccare un'azione decisa per il clima o che vergognosamente stanno agendo con lentezza. Tra le poche note positive di questo summit c'è, per Greenpeace, l'adozione di una serie di regole (il cosiddetto "rulebook") che se supportato da ambizioni adeguate può contribuire alla difesa del clima.

Cop 25 sarà in Cile
Il presidente cileno Sebastián Piñera ha annunciato che il Cile sarà sede nel 2019 della Conferenza delle parti (Cop) sul cambiamento climatico, denominata Cop 25, dopo che una decisione in questo senso è stata ratificata durante la recente conferenza realizzata a Katowice in Polonia.   

A seguito dell'annuncio da parte del Brasile di rinuncia alla organizzazione della Cop 25, Cile e Costa Rica si sono candidati per assumersi la responsabilità di ospitare l'evento, ma le autorità costaricensi si sono ritirate adducendo ragioni finanziarie.   

La conferenza di quest'anno ha avuto come obiettivo di determinare come si raggiungeranno gli obiettivi che sono stati assunti nel 2015 nell'ambito dell'Accordo di Parigi, quando si è stabilito di fare il possibile per mantenere l'aumento della temperatura globale molto al di sotto dei due gradi centigradi in relazione ai livelli pre-industriali e il più vicino possibile ad 1,5 gradi.   

Commentando la decisione nel palazzo della Moneda, il presidente Piñera ha messo in risalto che nel prossimo appuntamento "avremo la tremenda responsabilità di guidare e avanzare verso un miglior controllo del cambiamento climatico e del riscaldamento globale seguendo i progressi fatti nella Cop 21 di Parigi e nella Cop 24 di Katowice".   

In Polonia la ministro dell'Ambiente cilena, Carolina Schdmit, ha ringraziato per "il grande sostegno della Conferenza delle Parti affinché il Cile ospiti la Cop 25 per far sì che essa restasse nella regione dell'America Latina e dei Caraibi".