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ITALIA

Giorni della Merla sempre più caldi

Clima, questo è l'anno della siccità: -92% di piogge a novembre, -87% a dicembre e -67% a gennaio

L'inverno 2015-2016 sembra destinato ad essere ricordato come "l'inverno della siccità". Il 2015 in Italia non soltanto è stato l'anno più caldo della storia insieme al 2014, ma addirittura il più secco in assoluto 

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Roma
Secondo la tradizione, gli ultimi giorni di gennaio e il primo di febbraio sono i più freddi dell'anno, i cosiddetti giorni della merla. In realtà le statistiche meteorologiche degli ultimi decenni sono in contrasto con il detto popolare e quest'anno le prossime giornate avranno addirittura un'impronta primaverile. Le temperature infatti saranno più alte della media a causa di un anticiclone 'europeo' che farà sparire l'inverno, almeno per una settimana. Il clima sarà ancora asciutto e l'inverno 2015-16 verrà probabilmente ricordato come "l'inverno della siccità". Il 2016 è infatti iniziato con due terzi di precipitazioni in meno al Nordovest. 

Per il meteorologo di 3bmeteo.com, Francesco Nucera, "è previsto il ritorno di una situazione all'insegna della stabilità sulla Penisola con clima secco seppur non sempre soleggiato. Liguria, Toscana, parte delle tirreniche e la Valpadana verranno infatti interessate da nubi basse, foschie e locali nebbie che manterranno il tempo abbastanza instabile, specie tra i settori liguri e quelli toscani dove si potrà avere anche qualche debole pioggia; altrove prevarranno condizioni soleggiate, specie in montagna". Insomma si replicherà quanto già avvenuto in dicembre.

"Le temperature - prosegue Nucera - risulteranno sopra le medie del periodo, quasi primaverili al Centrosud ma anche in montagna. Su Alpi ed Appennino lo zero termico tornerà infatti a superare i 2500-3000 metri, con punte di oltre 13-14 gradi a 1500-2000 metri. Al Centrosud sono attesi picchi anche di oltre 15-17 gradi, fino a sfiorare i 20 gradi sulle Isole maggiori".

Il 2015 in Italia non soltanto è stato l'anno più caldo della storia insieme al 2014, ma addirittura il più secco in assoluto. E nel 2016, per ora, nulla pare cambiare.

"Prosegue anche a gennaio - spiega il meteorologo Simone Abelli - la tendenza alla scarsità di precipitazioni, in particolare al Nordovest. Qui, infatti, a pochi giorni dalla fine del mese, non si prevedono piogge particolari in arrivo. Ad oggi, rispetto alla media, siamo al 67% di precipitazione in meno rispetto alla media di gennaio. Sebbene la neve sia caduta abbondante sulle creste di confine tra Val d'Aosta e Piemonte, il resto del Nordovest continua a soffrire della siccità. Ma non solo. Sempre al Nordovest, a fronte di -87% di piogge a dicembre, nel mese di novembre abbiamo appunto registrato -92% di precipitazioni".