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ECONOMIA

Consumi

Coldiretti, il freddo inverno cambia il carrello della spesa. Salgono i consumi di carne e di dolci

Zuppe calde, verdure, legumi sono ottimi cibi per  combattere gli sbalzi di temperatura ed anche un consumo aggiuntivo di carne aiuta a proteggersi dal freddo 

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Il pazzo inverno stravolge la spesa degli italiani nel 2017 con un balzo negli acquisti del 14% di carne bovina, del 10% di salumi e dell'8% di carne di maiale ma a crescere nel carrello sono anche i preparati per dolci (+30%), purè (+13%), brodi (6%) e legumi secchi (4%). E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia i cambiamenti dettati dal clima che ha rivoluzionato il regime alimentare.  

Cibo per affrontare gli sbalzi di temperatura
La preparazione di zuppe calde, dalle verdure ai legumi come fagioli, lenticchie, ceci e fave è un ottimo sistema per combattere gli sbalzi di temperatura ed anche un consumo aggiuntivo di carne aiuta a proteggersi dal freddo che - sottolinea la Coldiretti - aumenta il dispendio energetico corporeo ed è quindi corretto aumentare di una piccola quantità l'assunzione calorica giornaliera. Anche per questo si registra - continua la Coldiretti - un significativo aumento del consumo di dolci come preparati per torte (+30%), cioccolatini (+16%) e miele (+13%) in contrasto con diete e mode alimentari. Un andamento che si spiega però anche con il fatto che il maltempo - afferma la Coldiretti - ha costretto gli italiani a restare a casa più a lungo con la possibilità di dedicare più tempo alla preparazione casalinga di piatti e dolci. E per i tanti che proprio non riescono o non possono restare tra le mura domestiche si registra un aumento record del 35% della vendita di creme per mani.    

Accumulo di scorte per la paura di restare isolati
La paura dell'isolamento per neve e gelo che ha colpito tanti italiani - precisa la Coldiretti - ha favorito anche l'accumulo di scorte con un balzo negli acquisti di prodotti a lunga conservazione come i surgelati che varia dal 14% per i vegetali all'11% per il pesce. Un comportamento dovuto anche ai rincari che si sono verificati nei prezzi al consumo con freddo, vento e mareggiate che hanno impedito l'attività di pesca con aumenti di prezzo per i prodotti ittici fino al 30% mentre non va meglio per i vegetali freschi che hanno fatto registrare aumenti medi del prezzo del 21% a gennaio secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sull'inflazione.

Danni alle coltivazioni per 400 milioni
Il pazzo inverno ha portato infatti precipitazioni violente, neve, gelo e vento con danni alle coltivazioni per oltre 400 milioni di euro nelle aree dalle quali - secondo la Coldiretti - proviene la stragrande maggioranza degli ortaggi invernali consumati dagli italiani. Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall'Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania alla Sardegna sono decine di migliaia difatti le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine, ma - sottolinea la Coldiretti - sono saltate molte consegne di verdure salvate per  i problemi di viabilita'. Gravi sono anche i danni che si sono verificati sugli agrumeti cosi' come per i vigneti di uva da tavola che hanno ceduto sotto il peso della neve le cui conseguenze sul mercato - precisa la Coldiretti - potranno essere verificate solo nei prossimi mesi.  

Danni anche nel resto d'Europa 
Poiché il maltempo ha colpito anche Spagna, Grecia e Francia il problema riguarda l'intera Europa dove si è verificato un crollo delle disponibilità con il rincaro dei prezzi nei supermercati con scaffali vuoti e le vendite di broccoli, zucchine ed insalate che in alcuni casi sono state addirittura razionate in Paesi non autosufficienti come la Gran Bretagna.