ITALIA
Due delitti tanto simili, tanto crudi
Come Erika e Omar a Novi Ligure. 14 anni dopo l'orrore si ripete ad Ancona
Il caso dei due giovani marchigiani riporta alla memoria il brutale delitto commesso da Erika e Omar
La terribile vicenda di Ancona riporta alla memoria quanto accadde a Novi Ligure, Alessandria, nel 2001. Anche qui i protagonisti sono giovanissimi: una ragazzina di 16 anni, Erika de Nardo, e un ragazzo di 17 anni, Omar Mauro Favaro. Anche in questo caso i genitori, specie la madre, ostacolavano la relazione.
Novi Ligure, il terribile omicidio
Era il 21 febbraio, sono da poco passate le 20.30 quando Erika, in preda al panico, esce di corsa di casa. Racconta tra le lacrime, che due uomini, probabilmente degli albanesi, entrati nella villetta di famiglia, hanno massacrato a coltellate la madre ed il fratellino, mentre lei, dopo aver affrontato uno degli assassini, è riuscita miracolosamente a fuggire. Poco dopo Erika chiama con il cellulare il suo fidanzatino, che la raggiunge immediatamente.
Erika ha ucciso madre e fratellino, Omar ha collaborato
Una versione che contiene troppe contraddizioni, troppe le tracce sulla scena del delitto che non combaciano con la versione fornita dalla giovane. Erika e Omar vengono interrogati separatamente in una stanza della caserma dei Carabinieri. 48 ore vengono messi in stato di fermo su ordine del procuratore di Alessandria, Carlo Carlesi. Sono loro gli assassini di Susy Cassini, 45 anni e di Gianluca De Nardo, 12, madre e fratello di Erika. Lei è l’assassina, lui ha collaborato al duplice omicidio.
Il movente
Ma perché Erika e Omar hanno ucciso? Si è detto e scritto che Erika si sentiva troppo controllata e bloccata nei suoi movimenti dalla severità della madre che non assecondava il suo legame con Omar. Ma si è anche detto e scritto che Erika avesse intenzione di uccidere anche suo padre, Francesco De Nardo, 43 anni.
Ora sono liberi
Erika e Omar, in tre gradi di giudizio sono stati sempre condannati alla stessa pena: 16 anni per lei, 14 per lui. Entrambi, grazie alla buona condotta, oggi sono liberi cittadini. Lei è uscita dal carcere il 5 dicembre 2011, dopo aver scontato quasi 11 anni. Lui un anno prima, dopo averne scontati nove.
Novi Ligure, il terribile omicidio
Era il 21 febbraio, sono da poco passate le 20.30 quando Erika, in preda al panico, esce di corsa di casa. Racconta tra le lacrime, che due uomini, probabilmente degli albanesi, entrati nella villetta di famiglia, hanno massacrato a coltellate la madre ed il fratellino, mentre lei, dopo aver affrontato uno degli assassini, è riuscita miracolosamente a fuggire. Poco dopo Erika chiama con il cellulare il suo fidanzatino, che la raggiunge immediatamente.
Erika ha ucciso madre e fratellino, Omar ha collaborato
Una versione che contiene troppe contraddizioni, troppe le tracce sulla scena del delitto che non combaciano con la versione fornita dalla giovane. Erika e Omar vengono interrogati separatamente in una stanza della caserma dei Carabinieri. 48 ore vengono messi in stato di fermo su ordine del procuratore di Alessandria, Carlo Carlesi. Sono loro gli assassini di Susy Cassini, 45 anni e di Gianluca De Nardo, 12, madre e fratello di Erika. Lei è l’assassina, lui ha collaborato al duplice omicidio.
Il movente
Ma perché Erika e Omar hanno ucciso? Si è detto e scritto che Erika si sentiva troppo controllata e bloccata nei suoi movimenti dalla severità della madre che non assecondava il suo legame con Omar. Ma si è anche detto e scritto che Erika avesse intenzione di uccidere anche suo padre, Francesco De Nardo, 43 anni.
Ora sono liberi
Erika e Omar, in tre gradi di giudizio sono stati sempre condannati alla stessa pena: 16 anni per lei, 14 per lui. Entrambi, grazie alla buona condotta, oggi sono liberi cittadini. Lei è uscita dal carcere il 5 dicembre 2011, dopo aver scontato quasi 11 anni. Lui un anno prima, dopo averne scontati nove.