ECONOMIA
Mercati
Istat: in frenata la crescita dell’export italiano. A luglio -2,6%, su anno +6,8%

L'Istat stima, a luglio 2018, un calo delle esportazioni del 2,6% da giugno ma un aumento tendenziale su base annua del 6,8%. Le importazioni sono invece in crescita sia sul mese (+2,4%) sia sull'anno (+10,8%).
La flessione congiunturale dell'export è dovuta prevalentemente ai mercati extra Ue (-5,5%) mentre l'area Ue segna -0,4%. L'aumento dell'export su base annua coinvolge sia l'area Ue (+8,5%) sia i paesi extra Ue (+4,8%). I settori che trainano la crescita tendenziale dell'export a luglio sono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+12,4%), macchinari e apparecchi n.c.a.(+7%), prodotti petroliferi raffinati (+41,6%) e mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12%). Sono in diminuzione, su base annua, le esportazioni di autoveicoli (-6,0%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-2,8%). I paesi che contribuiscono maggiormente all'incremento dell'export sono Francia (+11,9%), Germania (+9,0%), Svizzera (+14,4%) e Spagna (+8,7%).
La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell'export a +5,1% e quella dell'import a +8,7%. Nel periodo gennaio-luglio 2018, la crescita tendenziale dell'export è pari a +4,2% ed è sospinta da metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%), mezzi d itrasporto, autoveicoli esclusi (+11,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici e apparecchi elettrici (+5,0% entrambi). A luglio 2018 l'indice dei prezzi all'importazione aumenta dello 0,2% sul mese precedente e del 4,3% su base annua. Al netto dei prodotti energetici l'indice aumenta dello 0,1% intermini congiunturali e dello 0,5% in termini tendenziali.
Commercio estero: surplus in calo di 886 milioni a luglio
Il surplus commerciale si riduce di 886 milioni di euro a luglio, dai +6.562 milioni del 2017 ai +5.676 milioni di luglio 2018, secondo la stima dell'Istat. Nei primi sette mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge +24.734 milioni (+47.623 milioni al netto dei prodotti energetici).
La flessione congiunturale dell'export è dovuta prevalentemente ai mercati extra Ue (-5,5%) mentre l'area Ue segna -0,4%. L'aumento dell'export su base annua coinvolge sia l'area Ue (+8,5%) sia i paesi extra Ue (+4,8%). I settori che trainano la crescita tendenziale dell'export a luglio sono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+12,4%), macchinari e apparecchi n.c.a.(+7%), prodotti petroliferi raffinati (+41,6%) e mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12%). Sono in diminuzione, su base annua, le esportazioni di autoveicoli (-6,0%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-2,8%). I paesi che contribuiscono maggiormente all'incremento dell'export sono Francia (+11,9%), Germania (+9,0%), Svizzera (+14,4%) e Spagna (+8,7%).
La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell'export a +5,1% e quella dell'import a +8,7%. Nel periodo gennaio-luglio 2018, la crescita tendenziale dell'export è pari a +4,2% ed è sospinta da metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%), mezzi d itrasporto, autoveicoli esclusi (+11,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici e apparecchi elettrici (+5,0% entrambi). A luglio 2018 l'indice dei prezzi all'importazione aumenta dello 0,2% sul mese precedente e del 4,3% su base annua. Al netto dei prodotti energetici l'indice aumenta dello 0,1% intermini congiunturali e dello 0,5% in termini tendenziali.
Commercio estero: surplus in calo di 886 milioni a luglio
Il surplus commerciale si riduce di 886 milioni di euro a luglio, dai +6.562 milioni del 2017 ai +5.676 milioni di luglio 2018, secondo la stima dell'Istat. Nei primi sette mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge +24.734 milioni (+47.623 milioni al netto dei prodotti energetici).