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MONDO

Migranti

L'Alto commissario per i rifugiati: "La solidarietà internazionale ha fallito"

L'appello dell'Unhcr a "stare dalla parte dei profughi" a tre giorni dal vertice che il 19 settembre riunirà all'Onu a New York capi di stato e di governo al capezzale di quella "nazione non nazione" da 65 milioni di persone.

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Un milione e 300 mila voci portano al Palazzo di Vetro l'appello dell'UNHCR per i profughi. L'Alto Commissario Filippo Grandi se ne è fatto portavoce oggi in Assemblea Generale, mentre a Brooklyn una spiaggetta con vista su Manhattan è stata trasformata in una distesa di centinaia di giubbotti di salvataggio indossati dai migranti, simbolo che rimanda al dramma di chi rischia la vita in mare per raggiungere l''Europa: saranno 300 mila questo week-end secondo le ultime stime dell'OIM, l'agenzia internazionale per le migrazioni che lunedì entrerà a far parte ufficialmente della famiglia ONU.  

"Siamo di fronte a un fallimento della solidarietà internazionale con un aumento delle migrazioni forzate, un aumento della xenofobia e la chiusura dei confini", ha detto Grandi presentando al segretario generale Ban Ki-moon l'appello a "stare dalla parte dei profughi" a tre giorni dal vertice che il 19 settembre riunirà capi di stato e di governo (per l'Italia il premier Matteo Renzi) al capezzale di quella "nazione non nazione" da 65 milioni di persone.

Le voci dell'appello si aggiungono ad altre manifestazioni per sensibilizzare al dramma dei profughi. Oltre l'East River, Oxfam ha organizzato un'iniziativa per attirare l'attenzione dei leader riuniti per i due grandi eventi Onu sulla crisi: quello voluto da Ban lunedì e l'indomani l'altro convocato da Barack Obama. La spiaggia di Pebble Beach di fronte alla Freedom Tower è stata invasa da centinaia di giubbotti di salvataggio indossati dai profughi sulle carrette del mare e raccolti sul litorale greco di Chios. Ce ne sono di tutte le misure, e tanti appartenevano a bambini, come ricorda l'adesivo di Winnie the Pooh che spunta da uno dei giubbotti arancioni.  

"Sessantacinque milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case a causa di conflitti, violenze e persecuzioni", ha detto Josephine Liebl, responsabile di Oxfam per la crisi migratoria: "La responsabilità di accogliere, proteggere e sostenere i rifugiati deve essere realmente condivisa da tutti i governi". E sempre in fatto di profughi, un appello e' stato rivolto anche da Pierre Krahenbuhl, lo svizzero che ha preso il posto di Grandi a capo dell'UNRWA, l'agenzia incaricata di assistere i profughi palestinesi: "Sono 5,2 milioni, non dimentichiamoci di loro".