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ECONOMIA

Monito di Bruxelles

Commissione Ue: in Italia "l'incertezza politica prolungata può agitare i mercati"

Previsioni economiche di primavera della Commissione Ue: l'economia italiana continuerà a crescere dell'1,5% quest'anno, ma calerà nel 2019. Il nostro Paese resta fanalino di coda per la crescita, insieme alla Gran Bretagna. Deficit: per la prima volta tutti i paesi Ue sotto il 3% 

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Segnali positivi e alcune incognite sull'Italia nelle previsioni di primavera della Commissione europea. Bruxelles ha confermato le stime di crescita nel nostro Paese (come sull'area euro nel suo insieme): più 1,5 per cento del Pil quest'anno e più 1,2% nel 2019. Il tasso di disoccupazione è atteso in calo quest'anno al 10,8 per cento e al 10,6 per cento il prossimo. Grazie anche alla crescita miglioreranno ancora i conti pubblici ma "le incertezze sulle politiche sono diventate più pronunciate e, se continuassero, potrebbero rendere i mercati più volatili e avere conseguenze sui premi di rischio", avverte la Commissione.

Il rapporto prevede che il deficit di bilancio dell'Italia cali all'1,7 per cento del Pil quest'anno, restando su questo valore anche nel 2019. E "in assenza di cambiamenti di politica economica" l'incidenza del debito pubblico dovrebbe moderarsi al 130,7 per cento del Pil nel 2018 e al 129,7 per cento nel 2019. "Il rapporto debito-Pil dovrebbe aver raggiunto il picco nel 2017 al 131,8%, anche a causa del sostegno al settore bancario - rileva Bruxelles - e dovrebbe poi gradualmente declinare, principalmente a causa della più forte crescita del Pil".

Crescita, Italia e Gb ultime
L'Italia resta fanalino di coda d'europa per la crescita, la più bassa dei 28 paesi assieme a quella del Regno Unito. per entrambi i paesi il pil 2018 crescerà di 1,5%, per poi rallentare a 1,2% nel 2019. La più alta è quella di Malta (5,8% nel 2018 e 5,1% nel 2019) seguita da Irlanda (5,7% e 4,1%).

Sforzi strutturali "pari a zero"
Gli sforzi strutturali fatti dall'Italia per il 2018 "sono pari a zero, questi sono fatti che emergono dalle nostre previsioni e possiamo anche trarne delle conclusioni in termini di sorveglianza dei conti ma non è una lezione da trarre oggi, ne parleremo nel pacchetto di primavera" del 23 maggio, ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici rispondendo a chi gli chiedeva se l'Italia avesse fatto lo sforzo di 0,3% che la Ue aveva chiesto al governo.

Deficit: per la prima volta tutti i paesi Ue sotto il 3% 
Per la prima volta nella storia tutti i paesi ue rispettano il tetto del 3% del deficit. "Il 2018 si prevede che sia il primo anno dall'inizio dell'Unione Economica e monetaria in cui tutti i governi gestiscono deficit di bilancio inferiori al 3% del pil, come indicato dai trattati", si legge nelle previsioni economiche Ue. Quest'anno la Spagna scenderà al 2,6% dal 3,1% del 2017, il Portogallo dal 3% allo 0,9%, la Francia dal 2,6% al 2,3%, la Grecia avrà un surplus dello 0,4% dopo lo 0,8%.