ECONOMIA
Timori per una restrizione della concorrenza
Antitrust Ue 'congela la fusione tra la Monsanto e la Bayer
La Commissione Ue congela il progetto di fusione tra la statunitense Monsanto e la tedesca Bayer ed apre una indagine sull'Opa da 56 miliardi di euro (66 miliardi di dollari) lanciata dal gruppo tedesco su quello Usa.

Dietro la decisione della commissione antitrust il timore che il progetto di fusione sia destinato a ridurre la concorrenza nei prodotti chiave per l'agricoltura. "Semi e pesticidi sono essenziali per gli agricoltori e. alla fine delle filiera, per i consumatori. Dobbiamo assicurarci che gli agricoltori possano accedere ai prodotti innovativi, di migliore qualità e a prezzi competitivi", ha detto il Commissario Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. La Commissione, nonostante gli impegni prese dalle due compagnie, "li considera ancora insufficienti per eliminare i dubbi sulla compatibilità della fusione con la regolamentazione europea dei mercati". La decisione finale della arriverà entro il prossimo 8 gennaio.
Nota della Bayer: "Elevati benefici per agricoltori e consumatori"
La Bayer fa sapere che "crede che la combinazione proposta sarà altamente vantaggiosa per gli agricoltori e per i consumatori, e continuerà a lavorare in modo costruttivo e ravvicinato con la Commissione europea nella sua indagine, nella prospettiva di ottenere l'approvazione della Commissione per la transazione entro la fine di quest'anno". Lo scrive l'azienda in una nota, confermando che la Commissione Ue ha dato il via a una indagine "Phase II" in merito alla proposta acquisizione di Monsanto. "L'azienda si aspettava un'ulteriore revisione della proposta acquisizione di Monsanto a causa delle dimensioni e dell'ambito della transazione", scrive ancora Bayer nel comunicato.
Coldiretti: "63% sementi in mano a 3 multinazionali"
"Con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina, oggi il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi sono nelle mani di sole tre multinazionali, con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori". E' quanto afferma la Coldiretti, nel commentare positivamente la decisione della Commissione Ue di aprire un'indagine approfondita sull'operazione, per verificare se la fusione tra Bayer e Monsanto limiti la concorrenza nei settori delle sementi e degli agrofarmaci. "Una preoccupazione reale anche per l'Italia - sottolinea la Coldiretti - La concentrazione nelle mani di poche multinazionali su mercati sensibili come quelli delle sementi mette a rischio la sovranità alimentare e la biodiversità dei singoli Paesi".
Nota della Bayer: "Elevati benefici per agricoltori e consumatori"
La Bayer fa sapere che "crede che la combinazione proposta sarà altamente vantaggiosa per gli agricoltori e per i consumatori, e continuerà a lavorare in modo costruttivo e ravvicinato con la Commissione europea nella sua indagine, nella prospettiva di ottenere l'approvazione della Commissione per la transazione entro la fine di quest'anno". Lo scrive l'azienda in una nota, confermando che la Commissione Ue ha dato il via a una indagine "Phase II" in merito alla proposta acquisizione di Monsanto. "L'azienda si aspettava un'ulteriore revisione della proposta acquisizione di Monsanto a causa delle dimensioni e dell'ambito della transazione", scrive ancora Bayer nel comunicato.
Coldiretti: "63% sementi in mano a 3 multinazionali"
"Con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina, oggi il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi sono nelle mani di sole tre multinazionali, con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori". E' quanto afferma la Coldiretti, nel commentare positivamente la decisione della Commissione Ue di aprire un'indagine approfondita sull'operazione, per verificare se la fusione tra Bayer e Monsanto limiti la concorrenza nei settori delle sementi e degli agrofarmaci. "Una preoccupazione reale anche per l'Italia - sottolinea la Coldiretti - La concentrazione nelle mani di poche multinazionali su mercati sensibili come quelli delle sementi mette a rischio la sovranità alimentare e la biodiversità dei singoli Paesi".