POLITICA
Elezioni amministrative
Comunali, 16 capoluoghi al centrodestra, 6 al centrosinistra. Palermo e Parma 'civiche'
Prima del voto erano erano 15 a 5 in favore del centrosinistra. Il Movimento 5 stelle conquista Carrara

Ai ballottaggi delle amministrative successo per il centrodestra, che si impone in 16 comuni capoluogo: Alessandria, Asti, Frosinone, Rieti, Como, Gorizia, La Spezia, Lodi, Genova, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Verona, Catanzaro, l'Aquila.
Il centrosinistra vince in 6: Padova, Belluno, Lecce, Lucca, Taranto, Cuneo; Federico Pizzarotti, ex M5S e ora con una lista civica, si conferma sindaco di Parma. Leoluca Orlando, "civico" di centrosinistra, resta primo cittadino di Palermo, mentre Trapani (dove non è raggiunto il quorum) dovrà tornare alle urne. Il Movimento 5 stelle conquista Carrara.
Questo è il quadro che si delinea dalla tornata amministrativa nei 25 capoluoghi - quattro di Regione e 21 di Provincia - chiamati alle urne tra il primo turno dell'11 giugno scorso e ieri.
Una fotografia che ribalta i colori dei municipi in cui si è votato: le amministrazioni uscenti erano in 15 casi targate centrosinistra, mentre il centrodestra governava in sole 5 città. Padova e Lodi erano commissariate; Parma era guidata da Pizzarotti (ex M5S) e a Verona il primo cittadino era l'ex leghista Flavio Tosi.
Il centrosinistra vince in 6: Padova, Belluno, Lecce, Lucca, Taranto, Cuneo; Federico Pizzarotti, ex M5S e ora con una lista civica, si conferma sindaco di Parma. Leoluca Orlando, "civico" di centrosinistra, resta primo cittadino di Palermo, mentre Trapani (dove non è raggiunto il quorum) dovrà tornare alle urne. Il Movimento 5 stelle conquista Carrara.
Questo è il quadro che si delinea dalla tornata amministrativa nei 25 capoluoghi - quattro di Regione e 21 di Provincia - chiamati alle urne tra il primo turno dell'11 giugno scorso e ieri.
Una fotografia che ribalta i colori dei municipi in cui si è votato: le amministrazioni uscenti erano in 15 casi targate centrosinistra, mentre il centrodestra governava in sole 5 città. Padova e Lodi erano commissariate; Parma era guidata da Pizzarotti (ex M5S) e a Verona il primo cittadino era l'ex leghista Flavio Tosi.