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ITALIA

Montecitorio

Con lo 'svuotacerceri' coltivare marijuana non sarà più reato

Atteso per oggi il via libera alle nuove norme che, tra le altre novità, depenalizzano la coltivazione della marijuana. D'ora in poi si rischierà al massimo una multa

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(foto archivio)
Coltivare marijuana in casa, ovviamente a fini di consumo personale, non sarà più reato. Per i fumatori dal pollice verde il rischio, d’ora in poi, sarà al massimo quello di incorrere in una multa. La coltivazione di queste piante, con l’approvazione dello ‘svuota carceri’, sarà infatti depenalizzata.
 
Dopo la spigola dell’onorevole Buonanno, nella mattinata di oggi dovrebbe arrivare il voto finale dell’Aula di Montecitorio sul cosiddetto ‘svuota carceri’. Una norma fortemente osteggiata dalla Lega, Buonanno ne è esponente, che tra le sue pieghe nasconde alcune importanti novità. Su tutte la depenalizzazione di due reati, quello di immigrazione clandestina e quello di coltivazione di piante dagli effetti stupefacenti.
 
Il Carroccio, che continua a chiedere che il ministro Angelino Alfano si presenti in Aula, è sulle barricate perché contrario alla depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina. Reato che fu introdotto nel nostro ordinamento con una legge che porta il nome del fondatore della Lega, la legge in questione era infatti la Bossi-Fini.
 
Ma la depenalizzazione del reato d’immigrazione che tanto fa infuriare Buonanno e soci, non è l’unica novità in arrivo col decreto pensato per cercare di trovare una soluzione alla cronica situazione di sovraffollamento delle carceri italiane. Soluzione che da necessaria è diventata indispensabile anche in virtù delle multe in arrivo dall’Ue se la situazione non fosse risolta.
 
E tra le novità c’è quella della depenalizzazione della coltivazione della marijuana. Con l’approvazione delle nuove norme coltivare la ‘maria’ non sarà più un reato. Non porterà più a processo e, soprattutto, non porterà in carcere gli agricoltori d’erba. Il che non significa che d’ora in poi coltivare marijuana sarà tale e quale a coltivare margheritine o tulipani. Il rischio massimo in cui s’incorrerà sarà però quello di vedersi comminare una sanzione pecuniaria, cioè una multa.
 
Ovviamente la depenalizzazione riguarderà la coltivazione a fini di consumo personale. Finiranno quindi comunque in carcere coloro che saranno pescati a gestire veri e propri campi di ‘maria’. Lo spaccio, infatti, è e rimarrà reato.