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ITALIA

L'interrogatorio dei legali di parte civile

Concordia, il processo a Schettino: "Se mi fossi sentito unico colpevole, non sarei a processo"

L'ex comandante interrogato dagli avvocati delle parti civili che gli hanno chiesto degli inchini e del personale di bordo

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Nuova udienza per Schettino (LaPresse)
Grosseto
"Se mi fossi sentito l'unico responsabile, non sarei andato al dibattimento in un processo come questo". Risponde così Francesco Schettino, unico imputato nel processo sul naufragio della Costa Concordia, alle domande dei legali di parte civile che lo interrogano su possibili responsabilità di altri soggetti nei fatti di quel tragico 13 gennaio 2012. La settimana scorsa l'ex comandante ha risposto alle domande del pubblico ministero. La sentenza è attesa per il prossimo gennaio.

Nessuno mi ha detto che uno o due radar non funzionavano
Diversi "non sapevo" e "non me l'hanno detto" durante l'interrogatorio. "Lei sapeva che c'erano apparati che non funzionavano sulla Concordia, tipo due radar su quattro?", gli ha domandato l'avvocato Massimiliano Gabrielli. "Nessuno mi ha mai detto che uno o due radar della Concordia non funzionassero", ha risposto Schettino aggiungendo che "il comandante su una nave si serve di uno staff di persone e se l'informazione non arriva al comandante in seconda o all'ufficiale di guardia, il comandante non lo sa". Stessa risposta anche sul difetto alla capsula di safety del Vdr, la 'scatola nera'. "Non sapevo", ha risposto Schettino, "ma anche sapendolo sarei partito comunque da Civitavecchia, onestamente sì", ribadendo comunque che di tali questioni "si occupava il K2", cioè il comandante in seconda. E sul fatto che il generatore di emergenza era sottodimensionato?", hanno ancora chiesto le parti civili. "In quel momento non lo sapevo. E anche oggi non essendo un tecnico, non so valutare".

Carriere ufficiali troppo veloci
I tempi di progressione della carriera degli ufficiali in Costa Crociere "sono sicuramente tempi di progressione veloci", "passaggi velocissimi" tanto che "ci riunimmo tra comandanti" della compagnia "e io venni designato come rappresentante sindacale segnalando che in azienda" così facendo "veniva a mancare la cultura nautica, l'attenzione".È quanto ha detto Schettino rispondendo ad un avvocato dei naufraghi, Massimiliano Gabrielli di Roma. Il legale lo ha incalzato in particolare sugli ufficiali di guardia da lui comandati sul ponte della Concordia il 13 gennaio 2012, soprattutto su Ciro Ambrosio, colui che gli passò il comando prima dell'urto.  

Su Ambrosio una nota di Schettino con dei rilievi
Ad Ambrosio, ha ricordato il legale, Schettino aveva fatto una nota caratteristica con dei rilievi. "Non era per rallentare la sua carriera - ha detto Schettino - ma per fargli capire che non si è già arrivati, quella nota era per farlo migliorare". Su Ambrosio, che a suo tempo ha patteggiato la condanna per omicidio plurimo, lesioni e naufragio colposi, Schettino ha anche detto: "Mi accorsi nei giorni precedenti che alle 22 era ancora sveglio, nel salone, sapendo che alle 24 montava di guardia sul ponte. Allora dissi al comandante in seconda Bosio di metterlo dalle 20 alle 24, è così che quella sera c'era lui a passarmi i comandi". 

Personale straniero comunicava a gesti
La lingua di bordo sulla Costa Concordia? "Sarebbe l'italiano ma con parte del personale, soprattutto romeni e asiatici, impiegati alla macchina o come personale alberghiero, il nostromo si faceva capire a gesti", ha  detto Schettino. "E la lingua inglese?", ha aggiunto l'avvocato Massimiliano Gabrielli. "Diciamo che si facevano capire, parlavano le frasi di routine. Ma più che altro si facevano capire a gesti". 

Il timoniere non capiva ma trovò la scialuppa
Il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin non solo non comprese gli ultimi ordini di Francesco Schettino prima dell'impatto con gli scogli, ma durante le fasi precedenti, ha ricordato lo stesso Schettino   "non comprendeva cosa gli ufficiali di guardia" del ponte di comando della Concordia "gli dicevano" parlando in italiano. "Però - ha detto Schettino ridendo - capì
come arrivare alla scialuppa" per lasciare la nave nel naufragio.