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ECONOMIA

Si tratta della variazione più elevata degli ultimi cinque anni

Confcommercio: consumi a luglio +2,1 per cento su anno, top da 2010

Secondo il Centro studi di Confcommercio segnali incoraggianti arrivano anche dal mercato del lavoro, con un incremento di 44mila occupati

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Ripartono i consumi nel mese di luglio. Lo riporta il Centro studi di Confcommercio che registra una crescita dello 0,4% rispetto a giugno e un incremento del 2,1% tendenziale rispetto al 2014. Si tratta della variazione più elevata degli ultimi cinque anni. Segnali incoraggianti anche per il mercato del lavoro: "A luglio, per il secondo mese consecutivo, gli occupati, al netto dei fattori stagionali, aumentano in termini congiunturali di 44mila unità".

L'associazione dei commercianti dice che "dopo un semestre di ripresa dell'attività economica, emergono segnali incoraggianti nel mercato del lavoro: a luglio, infatti, per il secondo mese consecutivo gli occupati, al netto dei fattori stagionali, aumentano in termini congiunturali di 44 mila unità".

Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, "la ripresa c'è, ma la prudenza è d'obbligo perché dopo molti anni di crisi tornare a crescere è difficile". L'associazione chiede al governo di agire sul taglio del Fisco, insistendo in particolare sul versante delle imprese piuttosto che sulle tasse sulla casa: l'annuncio del premier, Matteo Renzi, sul tagli dell'Ires nel 2018 "riguarda un tempo troppo lungo: non c'è tempo da perdere, bisogna avere il coraggio di aggredire la spesa improduttiva e tagliare l'Ires già nel 2016".

Il direttore dell'ufficio studi, Mariano Bella, ha spiegato che i dati degli ultimi mesi confermano il miglioramento della domanda per consumi sostenuta in larga parte da un nuovo ciclo di acquisti di beni durevoli. "Attrattori dei consumi nei primi 7 mesi del 2015 sono i beni e i servizi per la mobilità, complici, anche gli aumenti dei carburanti e del trasporto pubblico (+6,2%), - ha detto Bella - e inoltre i beni e servizi per le comunicazioni, dunque apparecchi tecnologici come telefonini e computer (dei quali cresce anche l'import) e i consumi legati al turismo, alberghi e consumazioni fuori casa (+ 1%). Mentre l'aumento di alimentari, bevande e tabacchi è di solo 0,5%".