La stima del Centro Studi
Confindustria: difficile andare oltre +0,1% Pil nel 2019
La dinamica debole dell'industria frena la crescita anche nei mesi estivi

"La dinamica debole dell'industria frena il PIL italiano anche nei mesi estivi, dopo la stagnazione stimata nel secondo trimestre", avverte il Centro Studi di Confindustria. Che stima: "Per l'intero 2019 difficilmente si potrà andare oltre una crescita dello 0,1% sul 2018".
-0,6% produzione a luglio
Il Centro Studi Confindustria rileva una diminuzione della produzione industriale dello 0,6% in luglio su giugno, quando è stimato un incremento dello 0,3% rispetto a maggio. Nel secondo trimestre - si legge nella nota del CsC - l'attività diminuisce dello 0,6% sul primo e nel terzo la variazione acquisita è di -0,1%.
La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, aumenta in luglio dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2018; in giugno è stimata scendere dello 0,4% annuo. Gli ordini in volume registrano diminuzioni congiunturali sia in luglio (-0,3% su giugno, -0,9% sui dodici mesi) che in giugno (-0,4% su maggio, -1,6% annuo).
La dinamica dell'attività nella media degli ultimi due mesi rimane fiacca e la domanda interna non mostra segnali di rilancio, specie nella componente investimenti, mentre quella estera risente di un contesto internazionale in rallentamento, soprattutto in Europa. In particolare, preoccupa l'andamento dell'economia tedesca, atteso in ulteriore indebolimento nei mesi estivi.