Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Confindustria-ministro-dello-Sviluppo-economico-Patuanelli-sistema-sanitario-non-si-riforma-in-pochi-mesi-Domani-in-Cdm-blocco-scadenze-fiscali-216144b3-e51e-425a-b27a-8f5b516278c9.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Patuanelli: sistema sanitario non si riforma in pochi mesi. Domani in Cdm blocco scadenze fiscali

Il ministro dello Sviluppo economico è intervenuto alla presentazione degli 'Scenari industriali' di novembre del Centro Studi Confindustria

Condividi
 "Era certa la seconda ondata e tutti i Paesi hanno avuto difficoltà. Una riforma del sistema sanitario non si fa in qualche mese, si può tamponare la situazione". Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, nel suo intervento alla presentazione, intervenendo all'incontro del Centro studi di Confindustria per la presentazione del rapporto sugli Scenari Industriali 2020 'Innovazione e resilienza: I percorsi dell'industria italiana nel mondo che cambia'

"Al di là del blocco dei licenziamenti, per il quale ringrazio anche le imprese per la collaborazione, abbiamo messo in campo altri strumenti. Domani in Consiglio dei ministri metteremo a punto un decreto che sospende tutte le scadenze fiscali fino a fine anno, per tutti. Finora abbiamo erogato circa 110 miliardi come Governo per aiutare il Paese" nell'emergenza legata al coronavirus, ha detto il ministro dello Sviluppo economico.

"Bonomi ha ragione sul fatto che dobbiamo avere la capacità da subito di guardare al futuro, a quello che accadrà. Nei prossimi anni sarà determinante superare gli egoismi dei singoli Paesi. I fondi del Recovery fund devono essere usati per intervenire sui settori sui quali non potremmo intervenire con i fondi ordinari", ha detto Patuanelli.

"La prima iniziativa che stiamo portando avanti è la transizione 4.0, un pacchetto che ha effetti dal 16 novembre di quest'anno fino al 2023. Quindi c'è una possibilità di programmazione delle imprese che prima non c'era", ha spiegato il ministro.

"Non dobbiamo però dimenticare che il trasferimento tecnologico funziona nel momento in cui c'è una rete in cui si distribuiscono le competenze. Perché solo così il trasferimento tecnologico arriva dalla grandissima azienda fino al più piccolo imprenditore, questa è la sfida da affrontare. Se mancano momenti di confronto, poi le filiere ne pagano le conseguenze. Dobbiamo fare molta attenzione, come sul tema della formazione dei lavoratori e degli imprenditori. Rischiamo che lo sviluppo delle tecnologie sia più veloce di quanto noi impieghiamo a formare chi le utilizzerà".