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SPORT

Il futuro del calcio

Congresso Fifa, Blatter non cede: "Cambierò le cose". Si vota il nuovo presidente

Il presidente uscente, nonostante le critiche dopo le inchieste sulla corruzione nella sua organizzazione, non si dimette e punta al quinto mandato. Resta il favorito: lo sfidante Ali bin Al-Hussein, sostenuto dall'Uefa e dalle federazioni nordamericane, non avrebbe i voti necessari per impensierirlo. "Dobbiamo dimostrare che vogliamo tornare a guadagnarci il rispetto del mondo", ha detto

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Blatter durante il suo intervento al congresso Fifa (Ansa)
Zurigo
Sepp Blatter non molla e, nonostante le polemiche e gli inviti ad andarsene, continua ad essere il favorito nell’elezione per il ruolo di presidente della Fifa, che è in corso. A Zurigo si sono vissute e si stanno vivendo ore febbrili, con trattative per la conquista di ogni singolo voto. Al vincitore ne serviranno 139 al primo scrutinio e 105 al secondo. Nonostante il sostegno delle federazioni europee e nordamericane, lo sfidante, il principe giodano Ali bin Al-Hussein, non sembra in grado di insidiare il quinto mandato consecutivo del presidente uscente, che si è proposto come traghettatore in grado di "riparare" il calcio mondiale dopo il "cataclisma" per condurlo "in un porto" sicuro.

L'appello di Blatter 
Nel suo intervento, Blatter ha lanciato un appello al rinnovamento della Fifa. In un discorso che ha ricevuto un nutrito applauso e nessun fischio, il 79enne dirigente elvetico ha ribadito l'estraneità della sua gestione alle tangenti: "Gli accusati, se si dimostrerà che sono colpevoli, sono individui, non l'organizzazione nel suo complesso". Poi è arrivata la richiesta alle 209 federazioni di "serrare i ranghi" e di mostrare "spirito di squadra per poter andare avanti tutti insieme". "Siamo a un punto di svolta e dobbiamo andare avanti insieme", con "disciplina e fair play", ha esortato ancora l'uomo che guida la Fifa dal 1998. 

"Mi assumo la responsabilità di riparare la Fifa"
"Non abbiamo bisogno di rivoluzioni, abbiamo sempre bisogno di evoluzioni  - ha aggiunto in un ultimo appello - Vengo ritenuto responsabile della situazione attuale. Mi prendo la responsabilità di riparare la Fifa, insieme a voi. Il calcio è più di un gioco ha bisogno di una forte leadership, di qualcuno con esperienza, che conosca tutte le implicazioni".

Africa e Asia con il presidente uscente
Anche se Canada e Usa si sono accodati al grosso dell'Uefa nell'annunciare il loro voto per lo sfidante, l'Africa sta con il presidente uscente come gran parte dell'Asia, esclusa forse qualche federazione mediorientale. Per Ali bin Al-Hussein sarebbe già un buon risultato costringere il rivale alla seconda votazione.  

L'appello di Ali bin al-Hussein
Prima della votazione, il principe giordano ha fatto un ultimo appello segnalando che il futuro dell'organizzazione "passa per la trasparenza". "Gli occhi del mondo ci guardano - ha detto all'assemblea - Dobbiamo dimostrare che vogliamo tornare a guadagnarci il rispetto del mondo".

Blatter sotto attacco 
Intanto proseguono le prese di distanza dagli attuali vertici Fifa. L'Onu ha fatto sapere che sta monitorando "molto attentamente" la situazione e ha ricordato che nelle sue partnership con la federazione calcistica mondiale non c'è mai stato passaggio di denaro. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha affermato che "è urgente che si faccia pulizia su qualsiasi affare sporco, con trasparenza" e il premier britannico, David Cameron è tornato a chiedere le dimissioni di Blatter. Quanto ai media, il New York Times ha chiesto la cacciata del presidente Fifa e un riesame dell'assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022 a Russia e Qatar.

Manifestazioni e un falso allarme bomba
All'esterno dell'Hallenstadion di Zurigo, nel frattempo, si sono svolte due manifestazioni con alcune decine di persone. Una di simpatizzanti palestinesi per chiedere l'esclusione di Israele dalla Federazione internazionale e l'altra di varie organizzazioni che contestano il Mondiale in Qatar ed in particolare la morte degli operai impegnati nella costruzione degli stadi. Nel frattempo, nella pausa pranzo, si è verificato anche un allarme bomba, rivelatosi falso poco dopo.